Sta arrivando il picco influenzale. Stiamo assistendo a un continuo aumento di nuovi casi di influenza ma, rispetto all’anno scorso, siamo in ritardo di una settimana o due e il picco dovrebbe realizzarsi nel giro di tre o quattro settimane al massimo. A fare il bollettino della situazione è il dottor Giovanni Casaletti, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Modena.
Otto i casi gravi registrati finora in Emilia Romagna, nessuno in provincia di Modena. Sono aumentati gli accessi al Pronto Soccorso per le complicanze da influenza, come le polmoniti, ma senza panico per il coronavirus. Le persone hanno capito come comportarsi anche con la semplice influenza, nonostante non ci sia l’assalto ai Pronto Soccorso l’attività è aumentata soprattutto negli studi dei medici di base già impegnati dal mese di novembre nell’attività di vaccinazione. “L’Ausl di Modena – precisa Casaletti – ha acquistato un numero maggiore di vaccini: nella passata campagna antinfluenzale erano 130mila le dosi a disposizione mentre in questa stagione sono 176mila nella speranza di assistere a un aumento della tutela personale e collettiva attraverso la vaccinazione e per agevolare l’attività dei medici di medicina generale. Ci sono ancora vaccini disponibili e si è ancora in tempo per provvedere alla vaccinazione antinfluenzale”.
Per quanto riguarda i numeri, “il tasso di incidenza regionale è di 9,4 casi ogni mille abitanti mentre a livello regionale è 10,5. Possiamo dire che la popolazione più colpita è quella dei bambini più piccoli nella fascia d’età 0-4 anni con un’incidenza di 27,5 casi ogni mille bambini assistiti in provincia di Modena (30,8 dato nazionale). Anche il dato che riguarda gli over 65 è al di sotto di quello nazionale con un tasso di incidenza del 2,6 per mille in Emilia Romagna (3,4 dato nazionale)”.
Ci sono casi gravi? “A livello nazionale sono stati registrati 45 casi gravi di cui 7 con esito mortale. L’80% dei casi gravi presentavano già patologie a rischio di tipo respiratorio, cardiaco o metabolico, come il diabete. In Emilia Romagna si sono registrati 8 casi gravi mentre in provincia di Modena ancora nessuno.
Il coronavirus al momento non semina panico. “In questo caso bisogna far riferimento alla Regione che è costantemente connessa con il Ministero della Sanità ma non è il caso di allarmarsi perché sono state adottate tutte le misure necessarie per tutelare la popolazione e verranno incrementate ulteriormente”.
Intanto vanno a ruba le mascherine anche all’accesso in Pronto Soccorso.
“Più che usare le mascherine è opportuno fare riferimento al numero 1500 presso il Ministero per far presente la propria situazione e chiedere suggerimenti. Le mascherine in Pronto Soccorso fanno parte del protocollo e, aldilà del coronavirus, è un’avvertenza legata all’igiene pubblica”.
Sara Gelli