Coccodrillo, Apex, Jigen e Linus: erano questi i soprannomi, ispirati a personaggi dei cartoon e dei videogame, con cui quattro giovani – un maggiorenne e 3 minorenni – spacciatori di Carpi e Mirandola erano conosciuti. Ieri i Carabinieri li hanno fermati, al termine di una articolata attività di indagine.
A due di loro, studenti presso due scuole superiori di Carpi e Mirandola, era affidato il compito di mantenere i rapporti con la clientela, mentre gli altri due si dedicavamo all’approvvigionamento dello stupefacente, prevalentemente hashish e marijuana, quest’ultima anche coltivata a casa in una serra poi sequestrata dai Militari.
A dispetto della giovanissima età, i componenti della banda – tutti italiani, tre 17enni di Mirandola e un 18enne di Camposanto – garantivano la droga, persino con consegne a domicilio, ai loro coetanei, quasi tutti studenti delle scuole superiori del nostro territorio, tra Carpi e la Bassa.
Lo spaccio avveniva sia presso i consueti luoghi di aggregazione pomeridiani (bar, campi di calcio parchi, pubblici e sale giochi), che a scuola. “Allarmante la dimestichezza dimostrata da questi ragazzi: dalla produzione della droga al recupero crediti”, spiega il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Carpi, Alessandro Iacovelli. I genitori non si erano accorti di niente.
Una trentina i ragazzini segnalati alla Prefettura di Modena quali assuntori, alcuni dei quali minorenni.
Baby gang di spacciatori fermata a Carpi e Mirandola dai Carabinieri
Coccodrillo, Apex, Jigen e Linus: erano questi i soprannomi, ispirati a personaggi dei cartoon e dei videogame, con cui quattro giovanissimi spacciatori di Carpi e Mirandola erano conosciuti. Ieri i Carabinieri li hanno fermati, al termine di una articolata attività di indagine.