Intelligenza emotiva: al via a Carpi la prima formazione per i docenti

Dal 3 febbraio prende il via a Carpi il corso di intelligenza emotiva per docenti Apprendere (con) le emozioni. La formazione, riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, partirà nelle scuole dell’Istituto Comprensivo Carpi 2.

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Rosicler Ramirez Moran

Apprendere (con) le Emozioni, formazione riconosciuta del Ministero dell’Istruzione, partirà per la prima volta a Carpi dal 3 febbraio, grazie all’interessamento della dirigente scolastica Chiara Penso e della sua collaboratrice Miriam Dazzi; entrambe hanno voluto proporre questa formazione al corpo docenti dell’Istituto Comprensivo Carpi 2 presentando la proposta nel collegio del 4 dicembre 2019. La formazione sarà tenuta dalla dottoressa Rosicler Ramirez Moran, formatrice riconosciuta di Universo Scuola Artedo Nazionale nonché presidentessa di ArteVita -Associazione Italiana Nuova Educazione.

Quest’ultima ha come obiettivo la creazione di una rete nazionale che supporti e promuova l’educazione emozionale attraverso formazione, ricerca scientifica e divulgazione fra il corpo docente, le famiglie e la società in generale. “La formazione – spiega Rosicler Ramirez Moran – è aperta a tutti i docenti interessati a portare nelle proprie aule le informazioni relative al nuovo concetto di educazione rispettosa, con l’obiettivo di dare il via al processo di cambiamento della scuola italiana per raggiungere il benessere dei docenti e dei bambini. L’educazione emozionale come competenza che stimola lo sviluppo dell’intelligenza emotiva del bambino prima, e dell’adulto poi, ha come scopi la consapevolezza e la padronanza di sé che costituiscono la premessa alla capacità di empatia e di abilità nella gestione delle relazioni sociali. Fortunatamente la società, le famiglie e le scuole iniziano a comprendere come l’educazione emozionale porterà a un cambiamento sociale fondamentale, perché è chiaro che il malessere personale, e di conseguenza generale della propria sfera sociale, dipende fortemente da una inadeguatezza nella gestione delle proprie emozioni”.

Cosa cambierà con l’introduzione di questo nuovo approccio educativo?

“I bambini si sentiranno più liberi di parlare delle proprie emozioni in qualsiasi situazione e questo permetterà loro di costruire rapporti migliori con i coetanei, i genitori e gli insegnanti.

Miglioreranno le capacità di apprendimento perché riusciranno a fare proprie le informazioni che ricevono in modo naturale, aumentando la memoria e, di conseguenza, il rendimento scolastico, senza intaccare il programma di studio”.

Il progetto formativo si articola in vari incontri durante i quali verranno introdotte le problematiche relative al ruolo delle emozioni nell’apprendimento e a come promuovere un ambiente positivo in grado di offrire a insegnanti e studenti strategie utili alla comprensione e alla gestione del proprio stato emotivo. A seguito della formazione iniziale, ai docenti saranno garantiti dei momenti di supervisione con gli esperti Artedo per discutere dell’applicazione della nuova metodologia e dei risultati ottenuti in classe.

Chiara Sorrentino

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