Dal 10 gennaio è disponibile negli store digitali e su tutte le piattaforme streaming Metti le scarpe al tuo cane (Propane Records) il nuovo album di Nicholas Merzi, cantautore, chitarrista e compositore carpigiano classe 1985. L’uscita del disco è stata anticipata dalla pubblicazione del singolo Marghera lo scorso 1° gennaio a mezzanotte.
Metti le scarpe al tuo cane è il secondo album del cantautore indipendente ed è il risultato di due anni di lavoro tra l’Emilia e Londra e della ormai assodata collaborazione tra Merzi e il produttore Mirko Limoni.
Tredici canzoni pop con sfumature che vanno dal funky al rock, passando per il semplice acustico chitarra e voce, o piano e voce.
I temi delle liriche sono variegati. Si parla di cambiamento come nella title track Metti le scarpe al tuo cane o nel singolo Marghera.
“La canzone Marghera – spiega Nicholas Merzi – è un brano introspettivo, fatto di piccole immagini che fanno da sfondo a grandi domande. La protagonista è una ragazza che, come tanti giovani, cambia città per studiare e lavorare, e si trova di fronte alla vita per la prima volta. Domande, riflessioni, dubbi, gioie, amicizie, amori e soprattutto una felicità che si intuisce, si intravede, ma che non si può ancora stringere, fanno da sfondo a un cambiamento più interiore che esteriore”.
Il videoclip, diretto da Luca Fabbri su soggetto dello stesso Merzi, è uscito su YouTube il 3 gennaio ed è un tributo alla città di Venezia che ne diventa la cornice perfetta. L’attrice protagonista è la ballerina carpigiana Beatrice Guastalla che arricchisce ulteriormente il finale del video con un’emozionante danza sotto la pioggia in mezzo a Piazza San Marco.
Nel nuovo disco di Merzi vi sono molti riferimenti alla società attuale e alle sue contraddizioni che sono snocciolate nel brano Disillusion Song dall’ambientazione dantesca, in Guarda, io su Facebook non ci vado mai, già pubblicata come singolo a maggio 2019, e in Spangenberg (sei sicuro?), ispirata alla frase di J. Spangenberg, Nei Paesi ricchi il consumo consiste in persone che spendono soldi che non hanno, per comprare beni che non vogliono, per impressionare persone che non amano.
Chiaramente non può mancare l’amore: dalla forte attrazione descritta in Chimica e fisica, al giovane amore finito di Canzone Malinconica, superando il valico dell’amore bugiardo di Carnevale, fino a quello romantico di Film.
Curioso il brano Flusso di coscienza che nel disco appare diviso in due parti e pieno di suoni di ambiente in sottofondo. “L’ho scritta in sala al pianoforte in due momenti diversi e volevo che nel disco fosse pubblicamente esattamente come è stata scritta”. Di amicizia parla Già le tre, uscita come singolo nel 2018, che qui troviamo in una nuova versione. Il disco si conclude poi con la malinconica Falò brano acustico chitarra e voce.
“Mi piacerebbe che il disco venisse ascoltato tutto di fila, così come è stato pensato. Purtroppo il concetto di album si è un po’ perso in questi ultimi anni, in favore del singolo e della playlist ma, in realtà, – conclude il cantante – un disco è un’opera che va oltre anche alle canzoni che contiene. Un album è un viaggio nella mente dell’artista, tra le sue idee, i suoi sentimenti, le sue esperienze, le sue emozioni e prendersi il tempo di ascoltarlo dall’inizio alla fine è importante per capirlo appieno e dargli la giusta dimensione”.
Chiara Sorrentino