“La Neurologia di Carpi non è in bilico”, assicura l’Ausl, ma la nostra attenzione resta alta

In merito all’articolo Quale futuro per la Neurologia di Carpi?, pubblicato a pagina 3 nell’edizione di mercoledì 6 novembre di Tempo, l’Azienda USL di Modena precisa quanto segue.

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“Non vi è alcun depotenziamento, né riconversione, in atto: la Stroke Unit dell’Ospedale Ramazzini di Carpi prosegue e proseguirà nella sua attività, non solo perseguendo la stessa mission di oggi, ovvero l’assistenza e la cura dei pazienti colpiti da ictus, ma aumentando sempre di più la qualità. Grazie a una donazione privata, sarà infatti possibile ampliare e ammodernare spazi e tecnologie, con un incremento dei posti letto. La progettazione esecutiva dell’intervento di ristrutturazione che interesserà la Stroke Unit è in fase conclusiva, con l’obiettivo di predisporre la gara d’appalto nei primi mesi del 2020. I lavori saranno realizzati nel periodo estivo, per ridurre al minimo l’impatto sul reparto.

È falso dire che la scelta di centralizzare l’assistenza del paziente colpito da ictus in fase acuta e il citato trattamento di trombolisi si fondi su ragioni meramente economiche: l’attuale modello di assistenza risponde invece a una logica di rete provinciale Hub and spoke (il primo rappresentato dall’Ospedale Civile di Baggiovara e il secondo della Neurologia di Carpi) che garantisce la massima sicurezza a favore dei cittadini. 

Quanto alla copertura della direzione della Struttura complessa di Neurologia di cui fa parte la Stroke Unit di Carpi, attualmente retta dal dotto Mario Santangelo in qualità di facente funzione a garanzia della piena attività del reparto, è in corso l’iter di approvazione da parte della Regione Emilia-Romagna, propedeutico all’espletamento del concorso. 

Anche questo a riprova del fatto che il futuro della Neurologia di Carpi non è per nulla “in bilico”, ma che, al contrario, l’intenzione dell’Azienda USL è di renderla sempre più efficiente, a vantaggio dei cittadini e degli operatori sanitari”.