Tutti potremmo essere eroi

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Le associazioni Amici del Fegato, I giovani per Carpi e Manga Beats presentano domenica 17 novembre, alle 21, lo spettacolo We could be Heroes – Tutti potremmo essere eroi nella cornice del Teatro Comunale di Carpi. Nell'epoca di Internet e della comodità tecnologica, la forza di volontà che smuove gli animi degli esseri umani è via via andata perduta. In questo spettacolo quattro eroi di epoche diverse, sono legati da un filo comune: la voglia di non mollare mai. 

Giovanna d'Arco è l'emblema della determinazione e dell'intraprendenza. Con lei alla guida, la Francia riuscì a sconfiggere gli inglesi invasori e avere nuovamente un proprio  Re a capo del paese. 

Il corpo umano è una macchina perfetta, un capolavoro della natura ma può essere soggetto a disfunzioni. E’ il caso di Stephen Hawking, cosmologo in grado di combattere contro una malattia terribile che lo ha divorato poco a poco. Nonostante ciò il suo spirito determinato gli ha permesso di affermarsi come uno degli scienziati più importanti della storia.  Così come i primi due, anche il terzo eroe ha compiuto un vero e proprio "miracolo". Siamo in Sudafrica. La distinzione tra bianchi e uomini neri è quantomai radicata nel Paese. Ma un uomo, con valori e ideali di libertà e di condivisione, lotterà contro un'intera nazione per liberarla dalle catene dell’Apartheid. Nelson Mandela, icona assoluta della lotta contro il razzismo, è il protagonista della terza storia, intrecciata alle  problematiche sportive di una squadra estremamente condizionata da queste distinzioni etniche. E poi c’è Giorgio La Pira: “sindaco santo”, uomo di straordinaria complessità che fu sempre e solo fedele al Vangelo che aveva abbracciato e alla Costituzione di cui era uno dei padri, ma senza mai avere voglia di rivendicarlo. Non era strano incontrarlo per le strade di Firenze con le tasche dell’impermeabile piene di fogliettini che la povera gente gli consegnava per chiedergli di essere aiutata. A chi gli obiettava che non era giusto utilizzare i fondi del Comune per fare la carità, La Pira rispondeva: “Non è carità. E’ giustizia”. A sei anni dalla morte gli vennero riconosciute le virtù eroiche e la fama di santità che portarono l’arcivescovo di Firenze, Silvano Piovanelli, a presentare, nel 1983, la richiesta per introdurre la causa di beatificazione. Un uomo che costruì ponti e da cui soprattutto la classe politica dovrebbe trarre spunto in questo clima di odio generalizzato.

Lo spettacolo andato in scena tre anni fa in occasione della Festa degli Studenti torna ora al Comunale più ricco e ancor più coinvolgente, come assicura il regista Armando Madonna: “sul palcoscenico non vi sono scenografie nè costumi. I nove attori, tutti studenti delle scuole superiori carpigiane, sono neutri, tutti interamente vestiti di nero per poter passare da un personaggio all’altro dando vita a continue trasformazioni. Grazie alla mimica e ai loro corpi porteranno in scena emozioni e sentimenti, amplificati dalla potenza di una colonna sonora incessante”.

“Certo questi quattro personaggi hanno compiuto opere grandiose, incredibili. Ma nel nostro piccolo – spiegano gli organizzatori – anche noi abbiamo il nostro mostro da abbattere e non dobbiamo perderci d'animo, bensì armarci di forza di volontà e combattere con tutte le nostre forze per  raggiungere i nostri obiettivi. Non abbandoniamoci al torpore che ci circonda, ma reagiamo e mostriamo che anche noi possiamo essere eroi". D’altronde, aggiunge Martina Raguzzoni, vice presidente de I Giovani per Carpi, “la nostra associazione è nata tre anni fa proprio per far sentire i ragazzi parte integrante della comunità, coinvolgendoli attraverso iniziative pensate per loro. Un modo per staccarli da smartphone e Pc e farli uscire da casa”. 

“Ciascuno di noi – prosegue Hasnain Abbas Bhatti della medesima associazione – ci mette la faccia. Si sforza ogni giorno di fare qualcosa per il bene dei propri coetanei. In un mondo di adulti spesso impegnati a screditare i più giovani, noi abbiamo deciso di investire tempo ed energie per dar voce e spazio ai ragazzi, lavorando a 360 gradi negli ambiti più disparati per catalizzare il loro interesse. Perchè noi giovani contiamo e non solo a scuola”.

I proventi dello spettacolo We could be Heroes – pensato per tutti coloro che desiderano fare la differenza, vivendo una vita volta al perseguimento del bene comune – spiega Adamo Neri, presidente dell’Associazione Amici del Fegato, “serviranno per finanziare l’acquisto di un ecografo con elastografia del costo di 115mila euro da destinare all’Ospedale Ramazzini”. 

Per info e prenotazione dei biglietti (che si ritireranno a Teatro la sera dello spettacolo, a partire dalle 15) si può telefonare al 327.4467771 o scrive alla mail: amicidelfegato@tiscali.it.

Per contribuire alla raccolta fondi Gi Amici del Fegato organizzano domenica 10 novembre, alle 12,30, presso il Circolo Graziosi, il Pranzo d’Autunno (per prenotarsi, chiamare il circolo allo 059.690095).

Jessica Bianchi

 

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