Prove di dialogo fallite, si torna all’antico

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Non si aprirà una nuova fase in Consiglio Comunale dove, in linea con il passato, ogni forza politica punterà a fare il suo gioco. Per il momento, prescindiamo dal contenuto perché è la forma a fare la differenza. A sparigliare le carte in tavola è bastata una mozione di Carpi Futura che, arrivata al voto nell’ultima seduta, ha incassato il sì delle minoranze ma anche il parere favorevole della maggioranza, condizionato a una serie di emendamenti. In pratica, il Pd ha chiesto a Carpi Futura di limare le parti più spigolose che si riferivano alle responsabilità dell’Amministrazione Comunale. Il Consiglio Comunale è stato momentaneamente sospeso e, sottoposta all’esame della Conferenza dei Capigruppo, la mozione è stata emendata e portata all’esame del Civico Consesso: il voto favorevole all’unanimità ha conferito automaticamente un peso specifico maggiore alla mozione. E fin qui tutto liscio.  Siccome impegnava “il sindaco a nome del Consiglio Comunale a inoltrare richiesta scritta al presidente della Fondazione”, a distanza di soli tre giorni Alberto Bellelli ha scritto la lettera, pubblicato un post sul suo profilo Facebook e una sua foto che lo ritrae nell’atto di firmare. “Il Consiglio Comunale di Carpi in una sua recente discussione propone di valutare l’utilizzo dell’area suddetta nell’ottica di una maggiore fruibilità per i cittadini nel rispetto degli ecosistemi presenti sul posto e in ossequio alle prerogative della proprietà”. Il testo è stato condiviso con Michele Pescetelli di Carpi Futura ma c’è fretta perché mancano pochi giorni all’approvazione del Bilancio programmatico della Fondazione. Carpi Futura avrebbe voluto che fosse riconosciuta la paternità dell’iniziativa, per la Lega si tratta di una mancanza di rispetto, anche istituzionale, non solo nei confronti dei consiglieri comunali ma anche e soprattutto dei cittadini che rappresentano, per Fratelli d’Italia il sindaco ha prontamente fatto suo il documento e per questoè da convocare la Commissione Controllo e Garanzia. Le prove di dialogo sono fallite in partenza! Da oggi ognun per sé e Dio per tutti, come è stato nel passato. Per quel che riguarda il contenuto, non era da poco. Da dieci anni si parla di un grande parco urbano ma ancora non esiste il Parco della Cappuccina e il Parco Lama resta nel mondo dei sogni.  Aprire al pubblico il Parco della Fondazione a Santa Croce resta lo scenario più fattibile: l’area verde c’è già ed è stata acquistata dalla Fondazione nel 2007. Nel settembre del 2015 esattamente quattro anni fa l’allora presidente condivideva con l’allora sindaco (Alberto Bellelli) “la necessità di avere una visione, condividere un progetto e dare una destinazione definitiva a quello spazio, a beneficio della comunità”.  Eppure l’area non ha ancora nemmeno cambiato destinazione da uso agricolo a pubblico. 

Sara Gelli

 

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