Incontri con i cittadini in assemblee pubbliche, supporto nelle informazioni porta a porta, distribuzione capillare dei materiali della nuova campagna di comunicazione regionale. Dal mese di maggio il Dipartimento di sanità pubblica dell’Azienda Usl di Modena è attivo, come ogni anno, per la prevenzione delle arbovirosi, le infezioni portate da insetti quali zanzare e pappataci, come Chicungunya, Dengue e West Nile virus. In particolare, negli ultimi giorni, è stata rilevata circolazione virale anche sul nostro territorio e di conseguenza è stato innalzato il livello d’attenzione. Una nuova comunicazione è stata inviata ai sindaci, per ricordare l’innalzamento del livello di rischio relativo alla possibilità di trasmissione del virus West Nile da parte della zanzara comune e per rinnovare l’invito a una pronta attivazione degli interventi di emergenza – disinfestazioni attorno al domicilio e al luogo di lavoro del paziente – qualora vengano notificati casi di sospetta infezione trasmessa da zanzara tigre (Chicungunya e Dengue, finora tutti contratti all’estero). Nei prossimi giorni si svolgerà inoltre un incontro di aggiornamento e di confronto tra i rappresentanti delle amministrazioni comunali e i servizi Ausl di Igiene Pubblica e Veterinario sull’andamento delle arbovirosi, le azioni previste per questa fase, la tutela dei luoghi frequentati da persone fragili e, infine, sui possibili scenari di fronte all’eventuale innalzamento del livello di rischio.
I numeri – Da inizio anno sono stati cinque i casi confermati di Febbre di Dengue, tutti hanno contratto l’infezione a seguito di viaggi all’estero in zone a rischio.
La moltiplicazione del virus di West Nile nel nostro territorio avviene invece fra uccelli (soprattutto corvidi) e zanzare comuni (culex pipiens) che effettuano il pasto di sangue su esemplari infetti. Uomo e cavalli risultano ospiti occasionali e la presenza del virus non raggiunge mai livelli tali da trasmettere l'infezione a danno di altre zanzare comuni. Per questo motivo quando vengono segnalati casi sospetti o confermati nell'uomo non si procede ad alcun intervento in emergenza con adulticidi presso l'abitazione e il luogo di lavoro del paziente.
Ad oggi sono due i casi segnalati di West Nile Disease al Servizio di Igiene Pubblica dell’Azienda USL di Modena, di cui solo uno ancora ricoverato al Policlinico di Modena.
“Da una parte – chiarisce Giovanni Casaletti, direttore del Servizio di Igiene Pubblica dell’Azienda Usl di Modena – deve rimanere elevata la sollecitudine nell'attuare tutte le misure di prevenzione nelle aree verdi pubbliche e private, fondamentali per ridurre il rischio di proliferazione di zanzare e pappataci: in questo caso i consigli riguardano la rimozione di residui d’acqua stagnante e la corretta effettuazione dei trattamenti larvicidi. Dall’altra, ovviamente, c’è la protezione, individuale e dei nostri ambienti: evitare di farsi pungere è infatti la miglior difesa. Zanzariere alle finestre e un abbigliamento adeguato, che lasci scoperte meno parti del corpo, insieme all’uso di prodotti repellenti sono accorgimenti importantissimi per limitare il più possibile il rischio di essere punti”.