E’ stato un indubbio successo personale quello riportato dalla caratterista dialettale carpigiana Jolanda Battini al tradizionale spettacolo di pre Ferragosto svoltosi ai Giardini ducali di Modena e organizzato come ogni anno dal fotografo e scrittore Beppe Zagaglia. Insieme a lei si sono esibiti altri artisti modenesi per ricordare con proiezioni, letture, aneddoti, racconti e musica, la Modena degli anni del dopoguerra, dalle distruzioni della guerra, agli anni del boom economico, fino a giorni nostri.
Quella svoltasi il 14 agosto è stata la trentesima edizione dello spettacolo sulla ‘modenesità’ ideato da Beppe Zagaglia e svoltosi per la prima volta nel 1990 in piazza Grande e poi trasferito ai Giardini di corso Canalgrande su un palco allestito proprio a fianco della splendida palazzina Vigarani che ospita a sua volta mostre di pittura e di scultura.
Come ha spiegato lo stesso ideatore, l’obiettivo è quello di ricordare personaggi illustri, poeti, musicisti, attori, scrittori, imprenditori, che hanno caratterizzato questo secolo e che hanno avuto il loro massimo riconoscimento artistico e sociale negli anni del dopoguerra.
E ha ricordato le figure di poeti come Bruno Urbini, Benedetto Benedetti, Geminiano Benatti, Luciano Zanasi e Franco Bisi, scrittori come Guglielmo Zucconi, Giuseppe Pederiali e Riccardo Pellati e musicisti illustri ed apprezzati come Pippo Casarini, Paolo Marenzi e Leone Magiera, i cantanti Luciano Pavarotti e Mirella Freni, gli attori comici Goldoni, Brusoni e Giancarlo Jattici che hanno impersonato negli anni le figure della Famiglia Pavironica, insieme ad altri personaggi che hanno lasciato tracce delle loro attività imprenditoriali come Giorgio Fini, Enzo Ferrari, Giuseppe Panini. Una sorta insomma di ‘Quaderni della memoria’ come gli ha definiti lui stesso per tramandare alle giovani generazioni un’epoca e personaggi che sono entrati di diritto nella storia e nella cultura della città e della nostra Provincia.
E l’altra sera una serie di artisti contemporanei ha rifatto i percorsi personali dei loro illustri predecessori con una serie di performance di grande spessore che hanno entusiasmato il folto pubblico presente alternandoli a loro composizioni ed aneddoti dialettali attuali legati comunque alle nostre tradizioni.
Si sono così avvicendati sul palco gli attori dialettali Jolanda Battini che ha avvinto la platea coi suoi racconti, aneddoti e monologhi dialettali sulle tradizioni, le abitudini e i modi di dire dei contadini delle nostre campagne, Claudio Camola, Giancarlo Montanari e Luigi Pepe, con racconti alcuni inediti di loro invenzione o ripescati nella vecchia letteratura, tutti riferiti al titolo dato quest’anno alla serata dei ricordi, quello cioè del ‘Lambrusco e dintorni’, che si è avvalso di una interessante proiezione di filmati attinenti alla raccolta dell’uva e alla preparazione del nostro tradizionale vino che è stato celebrato con passione e simpatia.
Di sicuro valore anche l’esibizione del quartetto musicale diretto dal sassofonista Claudio Messori e composto dal pianista Alessandro Altarocca, dal contrabbassista Enrico Lazzarini e dal batterista Andrea Burani.
Con l’annuncio finale dello stesso Beppe Zagaglia che lo spettacolo di fine anno, chiamato appunto ‘Natale Zagaglia,’ si svolgerà quest’anno all’Hotel Canalgrande.
Cesare Pradella