Si è tenuto nei giorni scorsi il primo incontro tra il Direttore Generale dell’Azienda Usl di Modena Antonio Brambilla e le Associazioni di Volontariato attive sul territorio di Carpi, per un primo confronto sui temi sanitari che interessano ospedale e Distretto, con particolare riferimento alla progettazione del nuovo ospedale. Ha preso così avvio il percorso partecipato che prevede il coinvolgimento del terzo settore nella co-costruzione dei nuovi modelli organizzativi e gestionali che caratterizzeranno la futura struttura, accanto ai professionisti dell’Azienda e al gruppo tecnico composto da rappresentanti della Regione Emilia-Romagna. Un apporto fondamentale, quello delle associazioni, per riuscire a rispondere sempre meglio ai bisogni di salute e alle necessità dei cittadini, in particolare i più fragili.
Dopo una breve presentazione del nuovo direttore generale, affiancato dal direttore sanitario dell’Ospedale di Carpi Andrea Ziglio, dalla direttrice del Distretto Stefania Ascari e dal direttore del Servizio unico attività tecniche dell’Ausl Gerardo Bellettato, il dialogo si è incentrato sul nuovo ospedale, con l’illustrazione dell’attività avviata dal gruppo di lavoro. La parola è poi passata ai rappresentanti delle associazioni – oltre 30 i presenti – che hanno fornito spunti di confronto su aspetti quali la collocazione del nuovo ospedale, con la richiesta di flessibilità per potersi adeguare ai bisogni del futuro; la necessità di dotarlo di un organico adeguato e di strumentazioni sempre più all’avanguardia, oltre che l’adozione di specifici percorsi di presa in carico e la realizzazione di spazi dedicati all’accoglienza dei famigliari per una sempre crescente attenzione al paziente. Tra le esigenze condivise da diverse associazioni, la maggiore fruibilità della struttura, prevedendo indicazioni e percorsi chiari, e l’indicazione a prestare particolare attenzione, in sede di progettazione strutturale, agli spostamenti dei pazienti all’interno dell’ospedale.
Per il nuovo ospedale è già programmato un primo investimento, 60 milioni di euro, già inserito nel piano di interventi da realizzare con i 302 milioni di fondi statali assegnati alla Regione Emilia-Romagna. Regione che, fino al completamento del nuovo ospedale, ha assicurato il mantenimento della piena funzionalità del Ramazzini.