Bacia il rospo: danza a sostegno dell’economia circolare

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C’è anche la carpigiana Beatrice Guastalla tra i ballerini professionisti che hanno partecipato alla performance di danza contemporanea e musica elettronica e-dancity nell’ambito della mostra Kiss the frog, ospitata al Campus Bovisa del Politecnico di Milano da dicembre a maggio per finanziare la creazione di un laboratorio dedicato allo sviluppo di tecnologie per l’economia circolare in ambito automotive, da utilizzare nella fabbrica sostenibile del futuro.

Parola chiave del progetto Kiss the Frog è stata Rigenerazione. Se da una parte CrackingArt condivide da anni il concetto di “arte che rigenera l’arte”, dall’altra il Politecnico, attraverso la ricerca che si svilupperà nel laboratorio, si impegna a dare un contributo fondamentale alle sfide dell’economia circolare. Il tutto in un quartiere in forte “rigenerazione” come la Bovisa. Per questo tra i tanti animali prodotti da CrackingArt la scelta è ricaduta sulla rana che, proprio per la metamorfosi che compie nel suo processo evolutivo e per il suo legame con l’acqua, diventa metafora di rinascita e rigenerazione. Oltre cinquanta coloratissime rane hanno quindi invaso i Campus di Bovisa e Leonardo dell’ateneo milanese e sono state vendute per lo sviluppo e la ricerca del laboratorio CIRC-eV. Cornice dello spettacolo di danza e-dancity in cui si è esibita Beatrice Guastalla è stato lo spazio suggestivo del Laboratorio Prove Grandi Infrastrutture del Dipartimento di Meccanica, che è divenuto non solo contenitore ma anche e soprattutto contenuto.

Beatrice come è stato esibirti in una performance così innovativa e dalle finalità tanto e attuali?

“E’ stato molto stimolante far parte del cast di uno spettacolo così insolito, perché la danza contemporanea performativa in Italia è un po’ di nicchia e non è tanto conosciuta. Sono stata contattata direttamente dal coreografo Simone Magnani con cui collaboro da un po’ di tempo e, insieme a me, hanno danzato altri allievi della Scuola di Danza Contemporanea Artichoke e del Quartetto Plugged Minds. Magnani ha inserito tanti elementi particolari: l’ambientazione, l’uso dei suoni e della voce anche di noi danzatori, la musica dal vivo, l’utilizzo del colore a tempera sul corpo, e il pubblico è stato attento e partecipe per tutta la durata dello spettacolo, apprezzando l’originalità del risultato. Per quanto riguarda l’obiettivo ultimo dell’evento Kiss the frog sono estremamente felice di aver dato il mio contributo perché andare verso l’ecosostenibilità in ogni ambito è tra le urgenze dei giorni nostri”.

Questo progetto avrà degli sviluppi futuri?

“Sì e valicherà i confini nazionali. Il Politecnico di Bovisa parteciperà ad alcuni eventi anche all’estero (a Montecarlo, ad esempio) e se sarà approvato il progetto Kiss the frog come presentazione dell’ateneo all’evento, verrà portata in scena la performance di e-dancity anche lì, ed è ciò che tutti noi ballerini ci auguriamo non soltanto per l’opportunità di esibirci su palcoscenici internazionali ma anche e soprattutto per la soddisfazione di portare fuori dai nostri confini il valore di un progetto italiano a sostegno del futuro di tutti noi”.

Chiara Sorrentino

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