E’ l’unica scuola d’Italia a poter vantare nella propria area cortiliva un diamante. Proprio così, avete capito bene, la Scuola Primaria Verdi da dieci anni ha puntato sul Baseball creando un campionato interno amatissimo dai piccoli. “I nostri bambini – spiegano le insegnanti – passano otto ore tra i banchi di scuola ed è dunque di vitale importanza per loro trascorrere del tempo all’aria aperta, nel nostro bel cortile, svagandosi e dedicandosi a qualche attività sportiva. Il campo da baseball è il nostro fiore all’occhiello e tutti noi ci siamo letteralmente innamorati di questa disciplina sportiva purtroppo – e a torto – ancora poco praticata nel nostro Paese”. Grazie alle competenze tecniche del Carpi Baseball Club Clippers il sogno coraggioso e del tutto insolito di portare questo sport e i suoi valori alle Verdi è diventato una realtà consolidata. “Il baseball – proseguono le docenti – è una disciplina speciale nella quale occorre mettere in campo numerose capacità. Serve una strategia precisa e sono innumerevoli le regole da imparare. Ma, più di ogni altra cosa, regala un bagaglio culturale prezioso da spendere nella vita di tutti i giorni: rafforza il sé, promuove la solidarietà e lo spirito di squadra, valorizza la centralità di ciascuno a prescindere dal ruolo e coinvolge tutti, nessun escluso, oltre a insegnare l’importanza del rispetto delle regole e il fair play. Il valore educativo insito in questo sport è quello che ci spinge a promuoverlo tra i nostri alunni impegnati in un vero e proprio campionato”.
L’avventura si ripete ogni anno scolastico a partire da ottobre quando i bambini di terza, quarta e quinta, (i più piccini si dedicano invece a un’attività propedeutica di avvicinamento) iniziano le partite di allenamento insieme a un coach davvero speciale: “Josè, allenatore dei Clippers, nonché preparatore atletico della squadra cubana di baseball militante in Serie A, è straordinario coi bambini. Col suo garbo e la sua pazienza li ha conquistati. Non appena lo vedono arrivare gli corrono tutti incontro desiderosi di cominciare. Guardarli è davvero una straordinaria emozione”, racconta Stefano Severi, papà che da anni crede e investe in questo progetto sportivo ed educativo. Tra aprile e maggio poi il campionato entra nel vivo: “in tutto vi sono due squadre per classe, – spiegano le docenti – per un totale di 140 bambini coinvolti”. Un appuntamento davvero attesissimo: “vederli giocare è una gioia continua e per arrivare pronti sfruttano ogni ricreazione per ripassare strategie di gioco e colpi”. Un progetto che non sarebbe possibile senza l’aiuto delle famiglie: “i genitori costituiscono una risorsa fondamentale. Ogni anno sono loro che si prendono cura del diamante, ripristinando la terra rossa, battendola, innaffiandola. Una manutenzione costante e faticosa unitamente allo sfalcio dell’erba. Senza di loro non saremmo davvero in grado di sostenere tale onere: non potremo mai ringraziarli abbastanza”, sorridono le insegnanti.
“Grazie al sostegno della Pizzeria San Francesco di Carpi – spiega Stefano Severi – siamo riusciti anche a realizzare una bellissima divisa per i nostri figli: cappellino, maglietta personalizzata con tanto di nome del giocatore, e uno zainetto. La divisa, diversa per ciascuna squadra, crea un sentimento positivo di appartenenza al gruppo e rappresenta uno stimolo a fare sempre meglio”.
Lo scorso 31 maggio, alle Verdi, si è tenuta la cerimonia di fine campionato, premiate le tre squadre vincitrici, quella più corretta in campo e il miglior difensore e battitore. I bimbi si sono salutati e abbracciati tra loro in un clima di grande festa. Perchè il baseball è, prima di ogni altra cosa, fair play. Dentro e fuori il campo di gioco.
Jessica Bianchi