Il nuovo Curcuma è anche ristorante: mangiare in sicurezza e con gusto qui è possibile

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Due anni fa, in via Catellani, 10/C, nasceva Curcuma, la gastronomia con piatti unici nel suo genere di carne, pesce e verdure, anche gluten-free e certificata da AIC – Associazione Italiana Celiaci. Da  qualche mese è diventata anche ristorante con un menù per tutti, per permettere anche ai celiaci e ai vegani di godersi un pranzo o una cena fuori casa in totale sicurezza e con un menù studiato ad hoc per ogni esigenza e scelta alimentare. “Curcuma è oggi un ristorante, oltre che una gastronomia, per tutti. Un posto altamente inclusivo  – racconta la titolare Catia Loschi, chef specializzata in alimentazione senza glutine e dietetica – che risponde alle esigenze di chi vuole mangiare tradizionale, vegetariano o vegano, di chi segue diete ipocaloriche e di chi ha intolleranze alimentari al glutine o al lattosio. Qui nessuno deve adattarsi al menù ma è il menù che si adatta a ogni persona. Per questo motivo ho creato antipasti, primi e secondi piatti, dolci e prodotti da forno specifici per ogni necessità, e ho rivisitato alcuni piatti della tradizione gastronomica emiliano-romagnola in una versione senza glutine. Il mio obiettivo è rendere l’esperienza a tavola da Curcuma gratificante per tutti perché so bene quanto possa essere frustrante per un celiaco o un vegano uscire a cena con gli amici e non poter mangiare pressoché nulla”.
Per offrire un menu così variegato e complesso quanta ricerca c’è?
“Davvero molta e ogni giorno mi impegno per fare sempre di più. Occorre analizzare le farine e sceglierle con cura per offrire prodotti nutrienti ed equilibrati. Ma non basta. Bisogna cucinarli in maniera gustosa, e senza certi ingredienti cardine della cucina italiana, diventa una sfida. E poi, si deve prestare attenzione per evitare contaminazioni. Per questo ho creato due cucine di cui una esclusivamente per i piatti senza glutine. E, infine, bisogna offrire tutto questo a prezzi accessibili. Vi assicuro che è davvero un lavoro complesso e che richiede molto sacrificio ma è un progetto in cui credo e che voglio portare avanti anche alla luce delle manifestazioni di apprezzamento e riconoscenza che ogni giorno ricevo quando, ad esempio, un celiaco può mangiare lasagne, erbazzone o bensone senza rischi e in maniera appagante. E poi ci sono i vegani e le persone che seguono diete ipocaloriche che qui trovano di tutto: dai burger vegetali agli sformatini di zucca, passando per l’apprezzatissima paella e i dolci senza zucchero”.
E’ stato complicato adeguare la gastronomia anche a ristorante?
“Ha richiesto un cospicuo investimento di tempo e denaro. Ho dovuto allargare l’ambiente e il bagno per renderlo accessibile ai disabili e ho dovuto seguire un iter burocratico per adeguare l’attività alla sua nuova identità, ma ne è valsa la pena. Chi viene da Curcuma può godersi un’esperienza gastronomica all’interno, nel rilassante contesto shabby chic o nel romantico giardino esterno o, ancora, portarsi i piatti direttamente a casa. Può organizzare feste e compleanni con il nostro servizio di catering o, semplicemente, consumare un pasto veloce in pausa pranzo. E avrà sempre l’opportunità di scegliere tra un’ampia gamma di possibilità. Qui tutti possono mangiare ciò che desiderano”.
Chiara Sorrentino

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