La mia vita in Provenza: un sogno divenuto realtà

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Il destino, alle volte, interviene nei modi più inaspettati nella realizzazione dei propri sogni. Chiara Contini, 27 anni, laureata in Lingue Straniere, sin dai tempi del Liceo covava il sogno di innamorarsi di un ragazzo francese e di trasferirsi con lui Oltralpe. Chiara, la cui passione per il francese è iniziata tra i banchi di scuola, ha fatto di tutto per far sì che il suo desiderio diventasse realtà: si è laureata in Lingue Straniere all’Università di Bologna, ha vissuto un anno in Normandia nell’ambito del progetto Erasmus e ha collaborato con una scrittrice parigina per la traduzione del suo libro e la pubblicazione in lingua italiana, ma non è in Francia che ha conosciuto il marito parigino con cui adesso vive in Provenza, bensì in Italia, e proprio a Carpi. “Ho conosciuto Clèment nel 2016 grazie a mio fratello – sorride Chiara – erano nella stessa squadra di pallavolo. Lui si era trasferito qui da qualche mese per lavoro e mio fratello me ne aveva parlato. Siccome ero interessata a conversare in lingua straniera per mantenermi allenata gli ho proposto un incontro. E’ stato un colpo di fulmine per entrambi. La decisione di trasferirci è stata comune: mia per realizzare il mio sogno e sua perché prima o poi avrebbe voluto tornare in Francia. Clément è per metà italiano, suo padre è originario di Napoli, ma è nato a Parigi e ha trascorso tutta la sua vita in Francia, eccetto per alcune brevi vacanze per rivedere i suoi parenti”.

Di cosa ti occupi in Provenza e cosa ti piace di più della tua nuova vita?

“Sono responsabile dell’export in un’azienda cosmetica. A Carpi avevo già maturato tre anni di esperienza nell’ufficio commerciale estero di una ditta specializzata nella fornitura di macchine per il confezionamento dove ero stata assunta subito dopo la laurea. Della Provenza adoro il paesaggio, la vicinanza al mare e alle montagne e la possibilità di contemplare la natura anche solo dal finestrino della macchina. E’ un privilegio che prima non avevo: svegliarsi sempre con il sole, respirare un’aria più pulita, essere immersa nel verde. Tutto questo rende molto più sereni e contribuisce a iniziare la giornata col sorriso. L’esperienza più bella è semplicemente ciò che vivo nel quotidiano: poter parlare francese, integrarmi, ampliare la mia visione… tutto ciò, giorno dopo giorno, aggiunge un mattoncino in più alla mia storia. Confesso che a volte mi sento divisa a metà tra Italia e Francia, ma questa sensazione non mi spaventa: è lo stimolo che mi porta ad arricchire di più la mia identità e a colmarla di novità. Vorrei incoraggiare i giovani a sperimentare il quotidiano in un paese straniero perché si tratta di un’esperienza che non può che far maturare, aprire la mente, stimolando lo spirito di adattamento e il piacere del confronto”.

Nei vostri progetti a lungo termine c’è l’intenzione di rimanere in Provenza o di tornare, un giorno, in Italia?

“E’ in Francia che vogliamo costruire la nostra famiglia. L’Italia non è lontana, è sempre a portata di macchina. Non escludiamo la possibilità di ritornare un giorno ma non ci precludiamo nemmeno la possibilità di andare ancor più lontano. Di sogni ne abbiamo tanti e realizzarli insieme è davvero bello”.

Chiara Sorrentino

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