“Un bimbo ogni cinquanta nel mondo è autistico. Nonostante questi numeri impressionanti, però, l’autismo resta una malattia pressoché sconosciuta e molte famiglie non hanno il coraggio di uscire allo scoperto. Tanti genitori temono le critiche e il giudizio degli altri, si vergognano e si ripiegano su se stessi”, spiega Paola Rossi, presidente dell’associazione Sopra le righe – Dentro l’Autismo nonché mamma di un bimbo autistico. “In città non esistono centri ad hoc per accogliere e prendersi cura dei bambini affetti da autismo; l’unico punto di riferimento è la Neuropsichiatria infantile e, per questo motivo noi genitori, alle prese con terapie domiciliari o in centri lontani da casa anche molto onerose, abbiamo capito ben presto quanto fosse urgente organizzarci autonomamente”. L’associazione, nata dunque da una necessità nel 2016, “offre risposte concrete ai bisogni di vicinanza e ascolto delle famiglie”. Gli obiettivi perseguiti dalla onlus, che oggi conta una quarantina di soci, sono ambiziosi: “vogliamo promuovere i diritti e le qualità della vita delle persone autistiche e rafforzare i legami tra le famiglie, favorire l’integrazione e le pari opportunità di questi bambini e ragazzi, sviluppare attività educative e percorsi di autonomia e, allo stesso tempo, sensibilizzare i cittadini”, spiega Paola. Per far ciò i volontari, nella loro sede in via Milano, in un appartamento messo loro a disposizione gratuitamente da La Casa dell’Albero di Fossoli, hanno attivato uno sportello di ascolto rivolto alle famiglie, momenti di parent training, workshop di formazione per famiglie, insegnanti, educatori e per chiunque sia interessato ad approfondire la tematica dell’autismo, interventi psicoeducativi individuali (la terapia ABA prevede, tra le varie attività, programmi individuali per lo sviluppo delle attività verbali e comunicative, il potenziamento di abilità cognitive e di autonomia individuale e sociale), laboratori di cucina, di Pet Therapy o Ippoterapia, creativi e artistici sotto la supervisione di personale specializzato.
“In poco tempo abbiamo fatto tante cose – aggiungono Paola e la dottoressa Cristina Cavazzoli, coordinatrice e psicologa dell’associazione – e speriamo, di avere la possibilità di realizzarne tante altre, anche perché la richiesta delle famiglie del territorio è sempre più ampia. Appena è nata l’associazione, i bambini che partecipavano alle nostre attività erano 5, oggi ne contiamo 40, tra bimbi e ragazzi, dai 2 ai 20 anni. Tutte le attività proposte sono a pagamento ed è per questo che per noi sono fondamentali tutti gli aiuti economici che possono garantire servizi gratuiti alle famiglie, a partire dall’importante contributo erogato dall’Unione delle Terre d’Argine”. “Da un’analisi attenta sulla disabilità in genere e del bisogno espresso dalle famiglie, – spiega l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Carpi, Daniela Depietri – il Servizio sociale dell’Unione ha colto la necessità di intervenire sull’autismo: il bisogno é tra l’altro emerso dagli incontri preparatori alla redazione del Piano di Zona a cui l’ente associato ha dato gambe. Infatti, in meno di vent’anni si è passati dallo 0,3% all’1,5% di casi certificati di autismo, prendendo come riferimento l’età di 8 anni. Oggi si stima che nelle scuole circa 1 bambino ogni 66 abbia ricevuto una diagnosi di autismo e anche sul nostro distretto i casi diagnosticati dello spettro autistico sono in crescita. Per questo motivo l’Unione delle Terre d’Argine per il 2018 ha erogato un contributo di 13mila euro all’associazione Sopra le Righe per finanziare progetti e rispondere alle esigenze delle famiglie e non farà mancare il suo appoggio nemmeno nei prossimi due anni”.