Il bisogno, si sa, aguzza l’ingegno e, da una necessità, possono prendere forma nuove idee. “Tre anni fa a mia figlia è stata diagnosticata la celiachia, malattia che ha ereditato da me”, racconta la carpigiana . Una vita, quella del celiaco, non sempre facile. “Mi sono accorta che a Carpi non esisteva un luogo nel quale potersi sedere e mangiare qualcosa in piena sicurezza, senza il timore di consumare cibi freschi contaminati e allora mi son detta, perché non aprirne uno?”. Dopo mesi di ricerca, Cinzia, in Rete, si è imbattuta nel franchising Le bontà italiane gluten free, ad oggi presente soltanto in Lombardia, ed è scattata la scintilla. “Un marchio che fa di qualità e bontà un imperativo. Conquistata, mi sono messa alla ricerca di un locale e ora la mia avventura è cominciata”. Dopo quindici anni trascorsi tra bar e cucina, “ finalmente mi dedicherò a un’attività tutta mia e lo farò con l’aiuto della mia famiglia, a partire da mio marito ”. Mamma di tre figli, Cinzia non nasconde il proprio entusiasmo, “qui, in via Fratelli Cairoli, 33 (angolo via Lama) le persone celiache – e non solo – potranno finalmente trovare un bar dove gustare una colazione, una pausa pranzo, una merenda o un aperitivo completamente gluten free. I prodotti, dal dolce al salato, sono rigorosamente preparati a mano con materie freschissime e di qualità”. Accanto a brioches, focacce e pizzette, Cinzia si diletterà anche nella preparazione di dolci più elaborati e semifreddi per rendere speciali compleanni e altre occasioni: “il mio obiettivo è quello di offrire alla nostra città un servizio di panetteria, pasticceria e ristorazione che prima non c’era. Un angolo di tranquillità nel quale i celiaci possono sedersi in qualsiasi ora della giornata e assaporare prodotti salutari a loro misura”. E mentre mamma e papà gustano cornetto e cappuccino o fanno la spesa, i bimbi potranno giocare in un’area a loro dedicata, attrezzata con giochi e colori. “All’interno del bar poi – prosegue Cinzia – vi è anche uno shop con alcuni prodotti confezionati privi di glutine acquistabili con i buoni elargiti dall’Azienda sanitaria locale ai celiaci”. Un locale che mancava e che, di certo, risponderà a un bisogno crescente. “Se io e mia figlia non fossimo state celiache non ci avrei mai pensato ma credo che reinventarsi sia una sfida affascinante, noi siamo pronti”, sorride Cinzia.
Jessica Bianchi