Il grande cuore di Alfonso Garuti

0
1179

Sabato 30 marzo, alle 17, presso la Sala del Fondo antico della Biblioteca multimediale Loria di Carpi si svolgerà la presentazione di una selezione dei testi donati da Alfonso Garuti alla Biblioteca: a seguire è prevista una visita guidata.  Si tratta di una donazione prestigiosa e dal grande valore storico-documentario: più di 3.000 volumi che coprono un arco temporale dal XVII al XX secolo, con anche una ventina di esemplari di ‘cinquecentine’. Molti testi sono di carattere locale e andranno a completare la sezione di storia locale della Biblioteca mettendo a disposizione di studiosi e ricercatori materiale raro, composto spesso di esemplari unici. Unitamente ai libri è stata donata alla Biblioteca una libreria in stile Luigi Filippo, datata metà ‘800, e acquistata da Mario Garuti, padre di Alfonso, con parte dei libri oggetto della donazione. Tra i volumi che verranno esposti al pubblico sabato 30 marzo troviamo una copia de La Secchia rapita di Alessandro Tassoni in un’edizione di Bartolomeo Soliani del 1744 e un’edizione in dialetto bolognese sempre edita da Soliani nel 1767 a cui si aggiunge ancora del Tassoni una edizione del 1665 di De’ pensieri diversi.  Visibile anche una edizione ‘tascabile’ in 3 volumi dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, stampata a Napoli nel 1830 e una Storia di Napoleone del 1833 impreziosita da tavole incise. Non mancano nella donazione di Garuti anche periodici, tra cui la Rivista mensile illustrata d’arte, letteratura, scienze e varietà, una raccolta completa che va dal 1910 al 1944.
Il materiale donato è frutto del collezionismo famigliare, e in modo particolare del padre di Alfonso Garuti, Mario, che con passione, dedizione e spiccato interesse, alimentati da studi come autodidatta, ha raccolto nel corso della sua vita libri, opuscoli, riviste e reperti.
Questa già ricca collezione iniziale è stata ampliata nel corso degli anni anche da Alfonso Garuti, per interesse personale e per ragioni di studio e ricerca legati alla sua professione (è stato direttore dei Musei Civici dal 1970 al 1997 e successivamente direttore dell’Ufficio Beni Culturali e del Museo Diocesano dal 1997 al 2017).  Riprendendo le sue parole, con la donazione, Garuti intende “mettere a disposizione della città parte della collezione famigliare per permettere a quanti lo desiderano di proseguire studi e ricerche o godere della bellezza di questi testi”. All’iniziativa del 30 marzo saranno presenti il sindaco Alberto Bellelli e l’assessore alla Cultura Stefania Gasparini.

 

clicca e unisciti al nostro canale whatsapp
clicca e unisciti al nostro canale whatsapp
clicca e unisciti al nostro canale whatsapp