La città delle donne

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Nell’anno che verrà ricordato per l’esplosione del movimento #MeToo (sull’onda di alcuni scandali sessuali all’interno del mondo del cinema, ha portato le donne di tutti i Paesi a una rinnovata mobilitazione contro discriminazioni e molestie) si svolgerà sabato 17 novembre in Teatro Comunale a Carpi, a partire dalle 9.30, la cerimonia di assegnazione dell’ottava edizione del Premio Immagini Amiche, creato da UDI – Unione Donne in Italia in collaborazione con il Parlamento europeo. Scopo dell’iniziativa, valorizzare la comunicazione capace di veicolare messaggi positivi e socialmente responsabili e contrastare gli stereotipi lesivi delle donne. Cinque le sezioni del premio – affissioni, pubblicità televisiva e stampata, programmi tv e pubblicità web – che si è svolto raccogliendo le segnalazioni giunte dai cittadini alle associazioni femminili. A decretare il vincitore di ogni sezione, oltre alla Giuria composta da docenti, giornaliste e attiviste, anche il Liceo Fanti e l’Itis Da Vinci, le cui Giurie composte da giovani studenti diranno la loro sulle terne selezionate. Ulteriori riconoscimenti saranno assegnati ad alcune scuole, a una città giudicata libera da stereotipi e a una personalità distintasi nella valorizzazione delle donne. Una sorta di affirmative action che punta non soltanto a denunciare la pubblicità negativa, quanto a promuovere e a far circolare immagini positive, come ha sottolineato Laura Piretti responsabile dell’UDI nazionale. “Il Premio è stato concepito in seguito alla risoluzione del 2008 adottata dal Parlamento europeo, relativa all’impatto che marketing e pubblicità hanno sulla parità tra uomini e donne. Esiste infatti una correlazione tra la rappresentazione della donna e dei rapporti di genere e la violenza agita, perché è proprio la visione di tali rapporti che crea il brodo di coltura da cui la violenza può nascere”. A sottolineare come la violenza non abbia soltanto i caratteri brutali che culminano negli episodi di cronaca più evidenti quali i femminicidi è Flavia Fiocchi, consigliere della Fondazione CR Carpi (l’ente, insieme a Coop Alleanza 3.0, Cmb e Abitcoop ha fornito un contributo all’iniziativa patrocinata, a livello locale, da Comune, Unione delle Terre d’Argine, Regione Emilia-Romagna e Assemblea Legislativa regionale). “Il condizionamento sulle donne e, in particolare, sulle giovani, può essere sottile ma non per questo meno dannoso, e riguardare questioni come l’aspetto fisico, il peso, le aspettative professionali e il tipo di comportamento da adottare. Come donna sento molto il tema e la Fondazione, che rispetta le quote rosa, è orgogliosa di aver finanziato un progetto nazionale di tale portata”. Il sindaco Alberto Bellelli ha poi ricordato come l’iniziativa di sabato si situi all’interno di un quadro d’azione più ampio, che da tempo coinvolge le scuole con laboratori per aiutare gli studenti a riflettere su pregiudizi e stereotipi. “Lavorare sulle giovani generazioni è importante per generare un cambiamento sempre maggiore e ricordarci, tutti quanti, che prima di essere consumatori siamo cittadini, e questa appartenenza deve avere un peso nelle nostre scelte d’acquisto”. Sul palco del Teatro Comunale si esibiranno anche gli allievi e le allieve dell’indirizzo musicale della Scuola media Alberto Pio e tra le novità di quest’anno è da segnalare anche l’attenzione alle migranti, che si concretizzerà nella testimonianza di tre donne rispettivamente di origine eritrea, congolese e marocchina. “Ho sempre considerato Carpi la città delle donne – ha concluso Odette Decaroli, dell’UDI cittadina – perché con la loro fatica e il loro impegno si è realizzata prima l’industria dei cappelli di paglia e poi la maglieria. Occorre continuare a puntare sul superamento degli stereotipi perché abbiamo tutti da guadagnarne, donne e uomini”.
Marcello Marchesini

 

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