Un carpigiano su due pratica sport e una fetta consistente lo fa senza frequentare una palestra o una polisportiva, ma in maniera autonoma: è quanto emerge da una ricerca condotta dal Comune di Carpi; dati che hanno rappresentato le premesse del convegno Carpi città dello sport al quale hanno partecipato, sabato scorso presso l’Auditorium della Biblioteca Loria, oltre al sindaco Alberto Bellelli, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il già pallavolista della ‘generazione dei fenomeni’ Andrea Zorzi, il ciclista e storico commentatore televisivo Davide Cassani e l’ex marciatore e campione olimpico Maurizio Damilano.
E se l’Emilia-Romagna ha un numero di sportivi più alto rispetto alla media nazionale, la legge regionale sul tema, come ha ricordato il presidente della Regione, che proprio allo sport ha mantenuto la delega, ha voluto intervenire in tre direzioni: “da un lato quello dell’educazione perché abbiamo un gap da colmare, e l’educazione fisica non può più essere nelle scuole una materia accessoria, così come non lo è in molti altri Paesi; il rapporto dello sport con la salute rappresenta poi il secondo aspetto e, infatti, la nostra è stata la prima Regione italiana a permettere ai medici di base, in assenza di altre patologie, di sostituire una ricetta con la prescrizione di attività sportiva; non ultimo, il tema dell’impiantistica, perché non è possibile promuovere la diffusione dello sport di base senza impianti diffusi e moderni. A questo proposito abbiamo aperto un bando per 35 milioni di euro, che consentirà a 120 Comuni, tra cui anche Carpi, di ammodernare o creare nuovi impianti”.
Non secondario, poi, l’aspetto delle ricadute economiche dello sport, soprattutto se inteso come turismo del wellness: a questo proposito, è stato ricordato come questo rappresenti il 12% del Pil regionale, con 169 milioni di euro di fatturato. Un patrimonio da sviluppare ulteriormente e che Carpi cerca di intercettare anche con il passaggio del Giro d’Italia che arriverà in Piazza Martiri il prossimo 13 maggio. “L’abbiamo cercato e voluto unitamente alla Regione – ha spiegato il sindaco Bellelli – con l’idea di essere protagonisti del più grande evento popolare italiano, una grandissima occasione di visibilità, dal momento che sarà visto in tutto il mondo”. Una città, Carpi, che vuole puntare a una pratica sportiva di base sempre più diffusa: “lo sport è un grande strumento di emancipazione, di educazione alla salute e all’integrazione. Il fatto che così tanti nostri concittadini pratichino sport in tutte le sue forme è il nostro conto in banca dal punto di vista della salute, e allora la sfida è immaginare una città sport friendly, con i percorsi nei parchi, sulle ciclabili, sugli argini. Poi occorre continuare a investire sull’impiantistica e il Muoviti muoviti, che consente ai ragazzi di approcciare il mondo dello sport, senza dimenticare il progetto Social sport che, in un momento di crisi economica, ha permesso a 200 ragazzi di non dover rinunciare alla pratica sportiva”.
Marcello Marchesini