Guasti ai treni, rotture di scambi, problemi ai passaggi a livello: è un periodo difficile per i pendolari della tratta Modena – Mantova. Mercoledì 10 ottobre, a causa di un guasto, un treno Tper è rimasto bloccato nei pressi della stazione di Romanore e la circolazione è stata interrotta sulla linea ferroviaria: in conseguenza di ciò quattro treni sono stati parzialmente soppressi e i ritardi hanno sfiorato gli 80 minuti. Il giorno dopo, giovedì 11 ottobre, a causa di un guasto al passaggio a livello tra Rolo e Gonzaga, due treni sono stati soppressi e altri cinque hanno accumulato gravi ritardi.
I disservizi si traducono in un danno concreto per i pendolari perché, come ha scritto una mamma “venti minuti di ritardo si traducono in una di lezione saltata o in un’ora di lavoro persa. E io pago diceva il grande Totò”.
“Dal mese di giugno – spiega Angelo Frascarolo, portavoce del Comitato Utenti Modena-Mantova – si contano una dozzina di episodi che hanno causato una serie di soppressioni a catena perché se un treno non arriva a Mantova non può neanche tornare indietro, generando così un doppio disservizio. Quando i treni accumulano forti ritardi vengono fermati alla stazione precedente rispetto all’arrivo per non far ripercuotere i ritardi su tutti i convogli della giornata. Anche il Freccia Argento non è stato risparmiato e ha accumulato mezz’ora di ritardo”.
Si parla di mobilità sostenibile e di ridurre il traffico veicolare ma poi non c’è un servizio di trasporto pubblico all’altezza…
“Esatto, è un trasporto pubblico insostenibile, altro che mobilità sostenibile”.
Quante volte avete bussato alle porte di Regione e Fer per ottenere un miglioramento del servizio?
“Sono anni ormai che ci facciamo sentire. Pensate che il Comitato è nato nel 2006 per opera di un gruppo di pendolari che hanno provato a unirsi per poter avere più forza nei confronti della pubblica amministrazione. Negli ultimi tempi il Comune ci ha supportato nel formulare queste richieste alla Regione e alle imprese di trasporto: l’ultima riunione si è tenuta a Carpi a fine giugno e sono state fatte molte promesse ma di risultati, nemmeno l’ombra”.
Tutto sembra legato ai nuovi treni in arrivo nel 2019…
“I nuovi treni che arriveranno nel 2019 risolveranno il problema del materiale ferroviario non quelli dei guasti ai passaggi a livello o agli scambi.
Per porre rimedio a queste annose problematiche occorre investire pesantemente nella manutenzione delle linee: se il treno è nuovo ma il passaggio a livello è vecchio o lo scambio non funziona, il convoglio si ferma lo stesso. Quindi i treni nuovi sono la risposta corretta a uno dei problemi, non certo a tutti”.
Sara Gelli