Al Biscione nasce un nuovo centro islamico

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Un nuovo centro islamico nascerà a settembre all’interno del Biscione, il condominio di via Unione Sovietica. “La nostra – spiega il presidente Hasnain Arif – è un’associazione a sfondo religioso nata quattro anni fa grazie all’iniziativa di una quindicina di giovani tra Carpi e Correggio. Inizialmente facevamo parte di un altro sodalizio sciita, l’Imamia Welfare, ma poi alcune diversità di vedute ci hanno spinti a diventare autonomi”.

Perché avete sentito l’esigenza di separarvi?

“Volevamo essere più protagonisti e quindi abbiamo deciso di fondare Al-Asr, la nostra sezione. Una scelta che ci consentirà anche di aprirci maggiormente alla vita culturale cittadina”.

Quali attività svolgerete all’interno del centro?

“Abbiamo appena comprato lo spazio e ora stiamo decidendo quali azioni approntare ma ci occorrerà ancora un po’ di tempo per avere le idee chiare. Il cantiere è ancora aperto. Accanto alle attività religiose e ai momenti di preghiera, comunque, abbiamo intenzione di organizzare delle classi di italiano per i ragazzi che hanno ancora qualche difficoltà con la lingua e per i più piccoli delle classi di urdo e arabo”.

Lo spazio sarà operativo a partire dal mese di settembre per celebrare alcune importanti ricorrenze religiose ma, prosegue il 27enne pachistano Hasnain Arif, “l’inaugurazione si terrà verso la fine di ottobre quando tutti i lavori saranno terminati. Un momento di festa che vorremmo condividere con l’Amministrazione Comunale, le associazioni del territorio e tutti coloro che vorranno visitare il nostro centro”.

Tra le fila della vostra associazione vi sono anche delle donne?

“La partecipazione delle donne, in generale, è ancora scarsa ma le cose sono destinate a cambiare. Nella nostra associazione, ad esempio, si contano vari membri di sesso femminile: ragazze che si sono formate qui e che desiderano dare il proprio contributo”.

I vostri incontri sono aperti anche a cittadini che non professano la fede islamica?

“Non c’è nessun tipo di preclusione verso i credenti di altre fedi. Nessuna chiusura da parte nostra, chi vorrà, potrà farci visita”.

Jessica Bianchi