Una canzone per il presidente

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Eri una creatura perfetta ma ora sanguini”. Sono queste le prime parole di Ferita d’amore, la canzone scritta dagli studenti dell’Istituto Leonardo da Vinci, Emma Ganzerla ed Edoardo Colombo, e messe in musica da Matteo Lugli. Un brano forte. Struggente. Un pugno nello stomaco che commuove e indigna. La canzone ha conquistato tutti, tanto da essere premiata dal Miur: “con questo brano abbiamo partecipato a un concorso bandito dal Ministero e, con nostra grande gioia, l’Ufficio scolastico regionale ci ha comunicato che i ragazzi avranno il privilegio di cantarlo davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia di apertura del prossimo anno scolastico, probabilmente a Roma”, spiegano le docenti che hanno seguito il progetto, Domenica Laurito e Lucia De Marco

La canzone, dalle pennellate pop rock, è nata in punta di piedi, dopo lunghi confronti e riflessioni: “abbiamo scritto più versioni. Avevamo chiaro in mente cosa volevamo raccontare, ovvero la violenza di genere, ma dovevano trovare la chiave giusta. Le parole adatte”, rivela Emma. Scritto a quattro mani, il testo stupisce per la sua potenza: “a te, bastardo, che hai spento il sorriso di lei. A te che, in un solo momento, hai ucciso un fiore in un giorno di vento”. “Volevamo raccontare la storia di una ragazza maltrattata ma volevamo disseminare il testo di immagini. Volevamo mostrare i segni. I lividi. Far sentire la presenza incombente e violenta di lui”, proseguono i ragazzi. E ci sono riusciti. Appieno. Ma tra le strofe spunta anche una piccola luce. Una speranza. “Di tutta quell’oscurità, solo un ricordo resterà se ci stringiamo intorno a te. Non chiederti il perché, prendi la mano che ti do e conquisterai il mondo”. 

“E’ stato un processo lungo ma alla fine ce l’abbiamo fatta e siamo davvero soddisfatti del risultato”. Ferita d’amore è diventato anche un videoclip (oltre 3.500 le visualizzazioni su YouTube), grazie all’interpretazione di Stella Venturi – magistralmente truccata dalla compagna Alessandra Foroni – e Simone Bonetti: “dopo aver scritto la sceneggiatura – spiegano Matteo, Emma ed Edoardo – abbiamo girato tutto in due giorni, tra Carpi e Moglia. A suonare, con noi, anche Leonardo Gozzi alla chitarra e Cesare Turci al basso. Ci siamo arrangiati coi mezzi che avevamo a disposizione, ma è stata davvero una bella esperienza”.  Di settembre i tre ragazzi non parlano, l’emozione legata alla partecipazione alla cerimonia è ancora lontana. In fondo la scuola è appena finita e l’estate è alle porte. In vista dell’evento però, “ho ripreso a seguire un corso di canto”, si lascia sfuggire, sorridendo, Emma.  Forse, allora, un pizzico di emozione sta già iniziando a fare capolino…

Jessica Bianchi

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