Donna riservata ma manager di successo

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E’ sempre stato difficile intervistare Marta Brozzi, presidente e amministratore delegato di DUNA-Corradini, l’importante azienda produttrice di tavole poliuretaniche per l’industria con sede sulla Romana Sud. Donna schiva e riservata, Marta Brozzi preferisce lavorare dietro le quinte, al riparo dalle luci della ribalta. Questa volta però si è resa disponibile a intervenire a una conferenza pubblica volta ai più giovani che si affacciano oggi sul mondo del lavoro, condividendo le sue esperienze professionali, l’attività imprenditoriale, la carriera, le sfide e le prospettive ad essi connesse. E lo ha fatto nel quadro delle iniziative promosse dall’assessore Milena Saina presso lo Spazio Giovani Mac’è di viale De Amicis. Rispondendo alle domande del coordinatore della rassegna, Marcello Fantuzzi, sulla crisi economica e occupazionale e sulle prospettive per i giovani, Marta Brozzi non si è smentita, mantenendo un profilo basso, bandendo qualunque forma di compiacimento per i traguardi personali raggiunti, per i successi ottenuti da DUNA-Corradini sia in Italia che all’estero e per una carriera di indubbio valore. Argomentazioni semplici le sue, per ribadire come, questa epoca di forti cambiamenti e disorientamento generale sia altresì un’epoca di irripetibili opportunità. Specialmente per i giovani e soprattutto per coloro che non si fanno intimidire dalle sfide e bloccare dagli ostacoli lungo la strada. Per raggiungere gli obiettivi professionali che ognuno si pone, innanzitutto bisogna porsi quelli giusti, ovvero comprendere il contesto di mercato (anche del lavoro) in cui si è. Puntare essenzialmente su impegno, continuità e tenacia, senza adagiarsi sulle eventuali eredità lasciate dai genitori o da chi ci ha preceduti, rimane una formula sempre valida. Rialzarsi dopo un errore sapendone trarre insegnamento, individuare i propri talenti e saperli finalizzare nel mondo del lavoro, è un’impresa ardua ma necessaria. Soprattutto perché il nostro mondo della scuola tende a standardizzare l’apprendimento e a lasciare poco spazio alla creatività ed alla libera espressione. Restare al passo coi tempi e guardare allo sviluppo continuo delle scienze e delle tecnologie richiede apertura mentale e una buona dose di innata curiosità. Ci vogliono tanta energia e tanta grinta. Laureata in Ingegneria gestionale con tesi svolta tra Stati Uniti e Germania, prima di approdare nell’azienda al confine tra Carpi e Soliera nel 2009, Marta Brozzi ha voluto mettere alla prova le proprie doti e capacità in Svizzera, prima all’aeroporto internazionale di Zurigo poi alla Kraft a Berna mettendosi in gioco come manager in  ambiti diversi e in realtà internazionali, giungendo solo nove anni fa nell’azienda tra i cui fondatori c’è il padre Mirio Brozzi. Dal 2012 Marta conduce DUNA-Corradini con ottimi risultati commerciali e gestionali, portando il gruppo a superare i 100 milioni di euro all’anno, dando lavoro a oltre 180 dipendenti. Una realtà imprenditoriale attenta allo sviluppo della ricerca scientifica, che è riuscita a penetrare in mercati importanti come gli Stati Uniti e gli Emirati Arabi, grazie a un prodotto di eccellenza.
“Occorre essere concreti e caratterialmente forti, non abbattersi e cercare di capire dove vada il mondo. Seguirne e magari anticiparne il flusso avendo rispetto per le proprie attitudini e talenti con intelligenza e flessibilità”. Questo, in sostanza, il messaggio-sfida lanciato da Marta Brozzi agli studenti e ai giovani in cerca di lavoro intervenuti all’iniziativa del Mac’è. Una sorta di uovo di Colombo, insomma:  l’importante è mettersi in gioco, avere la grinta giusta e non mollare se si è certi della bontà del proprio progetto e delle proprie capacità.
Cesare Pradella