Quello che inizierà a settembre alla scuola elementare (o meglio, primaria) Don Lorenzo Milani di Cibeno, sarà un anno scolastico diverso dal solito.
Dopo 43 anni di insegnamento non siederà più in cattedra la maestra Anna Maria Seroni, per la quale il 7 giugno scorso è suonata l’ultima campanella ed è giunto il momento del collocamento in pensione.
Proprio per aver sempre insegnato nella medesima scuola, varie generazioni di cibenesi possono affermare di aver vissuto la loro prima esperienza scolastica con la maestra Seroni e infatti vi sono alunni figli di genitori che a loro volta sono stati studenti della stessa maestra.
Nata ad Asmara da padre italiano e madre eritrea, dopo una prima esperienza di insegnamento in terra africana, che suo malgrado ha dovuto lasciare per il dilagare della guerra civile, è giunta in Italia nel 1975 e, giovanissima, ha iniziato l’insegnamento alla scuola don Milani di Cibeno, peraltro inaugurata appena due anni prima, creando così una sorta di legame indissolubile con l’istituto e il quartiere di riferimento. Sono gli anni delle prime esperienze del tempo pieno e la maestra Seroni si distingue per le capacità di insegnamento, per l’energia e l’autorevolezza, ma anche per la naturale simpatia con cui riesce a svolgere quotidianamente il proprio lavoro. La maestra Seroni ha sempre cercato nel corso degli anni di mantenere un contatto con i suoi ex alunni e in molti casi è riuscita nell’intento. Non stupisce allora che all’indomani del suo pensionamento, l’8 giugno, ha pensato bene di organizzare una grande festa presso le Don Milani: ad accorrere centinaia ex alunni (da quelli della quinta del 1975-76 a quelli della quinta “licenziata” appena il giorno prima), oltre a numerosi colleghi, bidelli, impiegati amministrativi e ovviamente al preside.
“Non pensate di sbarazzarvi di me – ha detto la maestra Seroni – ora che sono in pensione ho più tempo libero per venirvi a trovare e per incontrarci di tanto in tanto a cena insieme”. E siccome è quello che ha fatto in questi anni, sicuramente manterrà la promessa.
Corrado Corradi