Sono stati catturati in ventiquattrore gli autori del furto alla scuola Sacro Cuore. I carabinieri di Carpi li hanno identificati dalle immagini della video sorveglianza e li hanno subito riconosciuti: due di loro erano gli stessi che si erano resi protagonisti nell’aprile dello scorso anno della scorribanda con i bus di Seta: con uno dei mezzi rubati dal deposito sfondarono l’ingresso della scuola Meucci.
Stavolta hanno meditato il colpo messo a segno l’altra notte intorno alle 4: in due dopo essere entrati dal cancello della scuola Sacro Cuore a Carpi in via Curta Santa Chiara sono saliti al secondo piano e dopo aver fumato e consumato il caffè hanno sfondato l’armadio in cui erano custoditi i computer. Ne hanno presi 17 e poi altri 6 al primo piano: hanno riempito gli sportoni e hanno chiamato un terzo amico che li ha raggiunti. Hanno nascosto i pc in un parchetto di via Spinelli ma ne hanno presi alcuni che hanno subito rivenduto a un ricettatore di origine argentina residente in via Svezia. Ne hanno poi nascosti dieci in una siepe nell’area verde di via Lugli. Qui li ha notati un uomo che si trovava alla guida di un furgone: loro sono scappati ma l’uomo non ha dato l’allarme e i carabinieri non hanno rinvenuto i dieci computer sotto la siepe.
I carabinieri hanno arrestato per furto aggravato il 18enne tunisino che doveva trovarsi nella casa famiglia di Imola e denunciato gli altri due entrambi diciannovenni, uno senegalese e l’altro tunisino. Il 19ebbe senegalese avrebbe dovuto essere in casa perché è ancora in atto la misura della 'permanenza in casa' (gli arresti domiciliari dei minorenni) valida fino al 21 agosto. E' stato ricollocato presso la sua abitazione, in attesa di aggravamento della misura. Su 23 computer i carabinieri ne hanno ritrovati tredici ma il comandante Alessandro Iacovelli sta conducendo serrate indagini per consentire il ritrovamento anche dei dieci computer che ancora mancano all'appello