Sono state tre ore di intenso dibattito quelle andate in scena sabato scorso tra le mura dell’Istituto Tecnico Leonardo da Vinci di Carpi. A richiedere la possibilità di confrontarsi su luci e ombre dell’alternanza scuola – lavoro, dopo il critico post lanciato su Facebook da uno studente del Vinci, sono stati gli stessi rappresentanti d’istituto. A partecipare all’incontro, a porte chiuse, autorizzato dal dirigente scolastico Paolo Pergreffi, oltre a una folta rappresentanza di studenti, anche l’assessore all’istruzione Stefania Gasparini, il dirigente mirandolese Giorgio Siena, Claudio Riso, segretario del sindacato scuola-università-ricerca-formazione professionale della Flc/Cgil Modena e alcuni componenti del Collettivo studentesco rivoluzionario e della Consulta provinciale degli studenti di Modena. “Tre ore durante le quali i ragazzi hanno dimostrato grandissima maturità e una forte lealtà nei confronti della loro scuola”, rivela l’assessore Gasparini. Non è mancato “qualche momento di tensione ma, – prosegue Stefania Gasparini – nonostante le criticità espresse circa l’impianto di legge, in particolare relativamente a un presunto sfruttamento di manodopera gratuita, è stata più volte ribadita la serietà con la quale il Leonardo da Vinci opera e si presta strenuamente per individuare le aziende più adatte a ospitare i propri alunni”. Forte levata di scudi da parte dei ragazzi anche sul lavoro manuale: seppur attaccato da qualcuno, la maggioranza dei presenti ne ha rivendicato il senso e la dignità. I rappresentanti della Consulta provinciale degli studenti di Modena hanno lanciato la proposta, subito accolta dagli studenti del Vinci, di creare un comitato ad hoc, formato da ragazzi e tutor per analizzare i casi negativi legati all’alternanza scuola – lavoro: da anni la scuola sottopone ai propri alunni un questionario per sondare l’esperienza vissuta in azienda ma da oggi si andrà oltre grazie alla costituzione di un gruppo di lavoro che vede i giovani protagonisti. “L’Itis, ancora una volta, – ha concluso l’assessore alle politiche scolastiche – ha dimostrato di essere una grande scuola che ha saputo affrontare il problema e prendere le distanze dalla strumentalizzazione politica della vicenda”.
Jessica Bianchi