In Piazza rivivono le vittime della mafia

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Li hanno ricordati facendo rivivere le loro storie per non farli morire mai. Sabato 24 marzo gli scout del clan del Gruppo Carpi 1 e Carpi 2 insieme agli studenti della Scuola media Margherita Hack hanno allestito diverse postazioni lungo l’intero tratto del rialzato di Piazza Martiri per “fare memoria” nella ricorrenza della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie celebrata a livello nazionale il 21 marzo. Rebecca interpreta il poliziotto Roberto Mancini, il primo con la sua squadra a indagare sulla Terra dei Fuochi, e ne delinea i tratti attraverso un’intervista condotta da Elisa e completata dal racconto di Eugenia della vita di Mancini, dopodiché Anna coinvolge il pubblico invitando ad apporre una serie di fotografie di degrado, abbandono di rifiuti, incendi sui due cartelloni che rappresentano la Terra dei fuochi in Campania e  la città di Carpi in Emilia Romagna. Per ricordare Hiso Telaray, il giovane albanese di 22 anni, bracciante agricolo che lavorava nei pressi di Cerignola, in Puglia, ucciso nel ’99 per non aver ceduto al ricatto dei caporali della mafia del posto, Emma, Davide e Antea, dopo la rappresentazione, in cui precisano che a un vino oggi è stato assegnato il nome Hisotelaray, consegnano carote intorno alle quali sono state arrotolate frasi per conoscere meglio chi ha dato la vita per la libertà. E ancora Attilio Manca, Peppe Diana, Nicola Campolongo: sono in tutto dieci le storie che i ragazzi hanno interpretato nell’ambito dell’iniziativa voluta dal Presidio Libera Peppe Tizian di Carpi, sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e patrocinata dal Comune: un salto nel passato per conoscere chi ha dato la vita per la libertà da mafia e corruzione.

S.G.

 

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