“Ho proposto in commissione di convocare il Consiglio Comunale in stazione o sui binari visto che con la politica spettacolo e urlata, leggi le vallate della Tav o i blocchi napoletani alle discariche, si ottiene subito e di più”: era il 2008 e l’allora vicesindaco, molto sui generis, Lorena Borsari definiva “scandalosa” la situazione con Trenitalia e Fs per i treni dei pendolari sporchi e affollati o in ritardo, “salvo poi aumentare i costi degli abbonamenti”. Aveva un modo tutto suo di porsi, ma se nel 2008 Carpi avesse occupato i binari della stazione forse oggi non sarebbe alle prese con i quotidiani disservizi sulla linea ferroviaria Modena-Mantova. Nella mattinata di mercoledì 14 marzo, i treni hanno accumulato ritardi fino a 70 minuti con disagi su 14 delle 20 corse previste, di cui 2 soppresse totalmente.
E venerdì 17 il copione si è ripetuto. “Nello specifico – sottolineano Giuseppe Poli di Federconsumatori e Angelo Frascarolo, presidente del Comitato Utenti Ferrovia Modena-Carpi-Mantova – sono stati soppressi il regionale Mantova-Modena e il Modena-Mantova (nella tratta Modena-Rolo)”. Inoltre, nonostante sia prevista l’apertura della biglietteria di Carpi il sabato mattina, i viaggiatori l’hanno trovata chiusa; infine, si è verificato un guasto al sistema di bigliettazione delle emettitrici automatiche.
“Così si allontanano anche gli utenti più fedeli anziché guadagnarne dei nuovi” concludono i due. Da anni sindaci e assessori continuano a mandare lettere che si sono accumulate, se va bene, sulle scrivanie a Bologna, senza produrre effetti significativi. L’ultima è quella firmata dal sindaco Bellelli e dall’assessore Galantini che hanno chiesto all’assessorato alla Mobilità e Trasporti e al Servizio Ferrovie della Regione, a RFI spa e a Trenitalia spa delucidazioni in merito ai disservizi verificatisi sulla linea ferroviaria Carpi-Modena nei giorni scorsi. Hanno ottenuto un incontro che si terrà nella giornata di martedì 27 marzo in cui chiederanno “quali provvedimenti si intendono assumere urgentemente per risolvere questa situazione, divenuta ormai insostenibile per i pendolari e per chi usa il treno per spostarsi”. Se non cambierà nulla allora gli toccherà di rispolverare l’idea della Borsari di occupare i binari… chissà che non sia la volta buona.
Sara Gelli