Lorena Merzi, Simona Malavasi, Sonia e Simona Bonfatti, Cinzia Violi sono amiche dai tempi delle scuole elementari, quando tutte vivevano in via Remesina.
Sono state bambine negli Anni Settanta quando ci si radunava in cortile o in strada per giocare insieme e si faceva merenda con una fetta di pane e burro, passando da una casa all’altra dove c’era sempre una mamma che le accudiva come fosse ciascuna la propria figlia.
Sono diventate donne e mamme negli Anni Ottanta intraprendendo ciascuna la propria strada lavorativa e familiare, ma niente le ha mai allontanate del tutto.
Hanno continuato a frequentarsi ogni anno, ritagliandosi un po’ di tempo solo per loro, per ricordare i giorni spensierati dell’infanzia e aggiornarsi sulle reciproche vite, finché nel dicembre del 2015 una di loro, Simona Malavasi, ha deciso di trasferirsi per ragioni lavorative e di salute in Costa Blanca, paradiso naturale a sud della Spagna.
Nonostante lo splendore del luogo che l’ha accolta, la nostalgia di casa e delle sue amiche non ha tardato a farsi strada ed è per questo che Lorena ha deciso di creare il gruppo whatsapp Amiche da quando? 1970, per far sentire meno distante Simona.
“La decisione di trasferirmi in Costa Blanca – racconta Simona nel suo blog – è stata dettata sia da ragioni di salute che lavorative. In Italia a causa della mia malattia reumatica non riuscivo più a lavorare, mentre qui mi sto reinventando e ho recuperato il benessere fisico grazie al microclima di questa zona. Quando io e mio marito abbiamo deciso di trasferirci in Spagna, l’eccitazione di cambiare Paese e vita e, soprattutto, l’opportunità di stare bene di salute, sono state le emozioni e i sentimenti prevaricanti. Poi nel tempo la mancanza delle vecchie amicizie, di infanzia, di scuola e di quartiere, quelle che mi hanno avvolto e accompagnato sempre, si è fatta sentire. Devo ringraziare Lorena Merzi che ha creato il gruppo WhatsApp: ci ha legato con un filo virtuale, permettendoci di continuare a sentirci, consolarci e ritrovarci anche a migliaia di chilometri di distanza. Il bene che voglio a queste donne cresciute al mio fianco si è moltiplicato con gli anni e non passa momento di rientro in Italia che non ci si ritrovi per riconsolidare il nostro affetto, del quale non ho mai dubitato. Nella lontananza ho trovato conforto nell’amicizia. A volte si dà tutto per scontato e ci si perde nei propri impegni, pur vicini ci si allontana. In questo caso la distanza ci ha avvicinato ancor di più”.
Oggi molte amicizie e persino degli amori si chiudono con un messaggio o un clic su Facebook. Come si fa a rimanere amiche per 40 anni?
“Le relazioni affettive che nascono o si alimentano sui social sono estremamente fragili e spesso costruite su basi precarie. Facebook e Whatsapp sono ottimi strumenti per tenersi in contatto, ma l’amicizia è altro: è frutto di un vissuto condiviso, di gioie e sofferenze sperimentate fianco a fianco ogni giorno, per cui il gruppo di amici veri diventa una seconda famiglia. Noi abbiamo condiviso il quotidiano per 15 anni, sappiamo tutto l’una dell’altra e nonostante gli impegni lavorativi e familiari siamo ancora unite”.
I ricordi del passato o le esperienze del presente: cosa vi lega di più oggi?
“Il presente è diverso per ciascuna di noi. C’è chi come Lorena si impegna nel sociale e chi, come Sonia, Simona e Cinzia, si divide tra lavoro e figli, e chi come me si è reinventata un’attività in Spagna. Quello che conta però è che siamo sempre noi. I valori e i sentimenti che ci legano non sono cambiati. E’ questo che rende un’amicizia unica e destinata a durare per sempre”.
Chiara Sorrentino