Hanno preso il via questa mattina i lavori per il primo stralcio della sostituzione della condotta idrica che da Fontana di Rubiera arriva a Carpi, portando l’acqua nelle case di tutti i carpigiani. “Un intervento all’avanguardia per il quale l’Amministrazione Comunale ci ha fatto stalking per anni”, sorride la presidente di Aimag, Monica Borghi. “Saranno circa 10 milioni i metri cubi d’acqua che transiteranno nella nuova tubazione ogni anno”, spiega Davide De Battisti, dirigente del Servizio idrico integrato della multiutility. Un’opera, questa, da tempo attesa dalla collettività, che consentirà di tutelare e valorizzare una delle risorse più preziose: l’acqua. Complessivamente il nuovo acquedotto – per il quale sono stati stanziati 13,5 milioni di euro – avrà una lunghezza di circa 15 chilometri, si svilupperà sui territori di Rubiera, Campogalliano e Carpi, con un percorso il più vicino possibile a via Fornace, e verrà realizzato in tre fasi diverse. “Nel primo stralcio – spiega De Battisti – verranno posati 6.400 metri di condotta in ghisa di ultima generazione, materiale che garantisce alte prestazioni in termini di resistenza e durabilità, nonché di facilità e velocità nella posa. Le tubazioni avranno un rivestimento esterno in poliuretano espanso e uno interno in malta centrifugata d’altoforno affinché nessun agente esterno entri in contatto con l’acqua potabile”. Dopo il primo step si proseguirà con gli altri due: il secondo stralcio prevede la posa del tratto di condotta dalla centrale idrica del Campo Pozzi di Fontana all’attraversamento autostradale mentre il terzo riguarda la realizzazione del tratto da via Cicerone fino all’abitato del Comune di Carpi con le relative linee di distribuzione. Alla realizzazione della nuova adduttrice si affiancherà inoltre il rifacimento della parte dell’anello principale di distribuzione del Comune di Carpi ancora da rimodernare.
Numerosi i vantaggi che tale complessa operazione garantirà: “potenzieremo la capacità di trasferimento della risorsa dai campi acquiferi di Fontana alla città e avremo così più acqua da mettere a disposizione degli utenti per rispondere ai maggiori fabbisogni di una città che negli anni si è ampliata notevolmente. Oltre ad assicurare un servizio più sicuro ed efficiente, otterremo anche un concreto risparmio energetico grazie alle dimensioni della nuova tubazione (700 millimetri a fronte dei 350 di quella vecchia). Il progetto ridurrà infine il quantitativo di condotte in eternit che possono generare la dispersione delle fibre di amianto”, tema, questo, molto caro alla cittadinanza. L’intervento non genererà alcun disagio alla comunità, poiché, come conclude Davide De Battisti, “il vecchio sistema di adduzione resterà in funzione e il collegamento col nuovo verrà effettuato solo al termine dei lavori”. Il cantiere del primo stralcio di lavori dovrebbe completarsi entro la fine dell’estate.
“Rimodernare un’infrastruttura come l’acquedotto – sottolinea il sindaco, Alberto Bellelli – rappresenta un segnale forte: il nostro Paese è perlopiù connotato da obsoleti impianti colabrodo, incapaci di rispondere ai bisogni degli utenti soprattutto in estate. Al termine di questo importante e imponente intervento, invece, grazie allo sforzo della politica e della nostra municipalizzata, Carpi potrà vantare l’acquedotto più moderno d’Italia”.
Jessica Bianchi