Emergono altri inquietanti dettagli sul guidatore che ha stroncato la vita di Cantarelli. L’interrogativo, gravissimo, che si impone con forza, è perché per questo automobilista non sia scattato l’arresto, misura prevista in caso di omicidio stradale aggravato dall’ubriachezza. Per la legge chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro come in questo caso, o sotto l’effetto di droghe, rischia da 8 a 12 anni di carcere. E anche ammesso che si possa ritenere trascorsa la flagranza di reato, perché, lo ricordiamo, Cantarelli è stato trasportato vivo all’ospedale malgrado versasse in condizioni disperate per poi spirare quattro ore più tardi, perché non è stato accusato di lesioni personali stradali gravissime, reato che pure prevede l’adozione dell’arresto anche e soprattutto a fronte dei suoi precedenti specifici? L’investitore, di San Prospero, era infatti già stato fermato nel 2008 per guida in stato di ebbrezza e aveva alle spalle anche una sospensione di patente risalente al 2003 per sorpasso pericoloso. Come mai la Polizia Municipale non ha proceduto con l’arresto? Qualcuno può spiegarlo alla famiglia di Davide Cantarelli? Il funerale si terrà lunedì mattina alle 10 presso la Chiesa di Cibeno.
Jessica Bianchi