Gian Luca Cerruti: modello e imprenditore

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Sono passati 24 anni dalla prima sfilata di Gian Luca Cerruti per l’imperatore della moda Valentino che ha segnato uno spartiacque nella sua vita. “Quel giorno avrei dovuto sostenere un esame all’università – racconta il modello originario di Vercelli che dal 2013 si è stabilito a Carpi con la moglie Sara Maria Roveri e i loro due figli – ma scelsi di partecipare alla sfilata di Valentino. All’epoca avevo 23 anni e studiavo architettura al Politecnico di Milano. Pensai che l’esame avrei potuto darlo anche alla successiva sessione, mentre una passerella così prestigiosa chissà quando mi sarebbe ricapitata. In realtà, da allora, di esami universitari non ne ho più fatti mentre la mia carriera da modello è decollata. Ho iniziato a lavorare per Armani, Ferrè e altri grandi nomi della moda e a viaggiare in tutto il mondo”.
Hai sempre desiderato fare il modello?
“No, non ci avevo mai pensato e infatti studiavo per fare tutt’altra professione. Poi, un giorno, partecipai a una sfilata organizzata in Piazza Cavour a Vercelli insieme ad altri ragazzi della palestra dove mi allenavo. Poco più che una goliardata tra amici che però mi diede l’opportunità di essere notato da un fotografo di Novara. Con lui feci i miei primi scatti e grazie ai suoi suggerimenti li consegnai alla più importante agenzia di moda milanese, la Fashion Model Management”.
Era il 1993 e all’epoca i modelli italiani erano in netta inferiorità rispetto a quelli stranieri che erano più ricercati. Io venivo scelto proprio per il mio aspetto vagamente nordico”.
Dopo i primi lavori importanti a Milano, nel 1995 Gian Luca firmò un contratto con una nota agenzia di moda di Parigi dove rimase per sette anni, la sua parentesi più lunga e importante all’estero insieme a quella di Tokyo prima di rientrare in Italia. Gli ultimi lavori in cui sei stato impegnato?
“Recentemente ho collaborato con Stefano Ricci, uno dei nomi di punta dell’alta moda maschile in tutto il mondo, con il quale ho sfilato a Mosca, in Uzbekistan e a Firenze.  Poi, ho posato per l’ultimo catalogo di Casa Kiton, un’azienda italiana di alta sartoria per uomo, e ho interpretato la parte del papà in una campagna pubblicitaria di Dolce e Gabbana”.
Il mondo della moda è fatto di luci e ombre…
“Le luci sono i viaggi, le permanenze all’estero, la conoscenza di culture e persone straordinarie che mi hanno arricchito molto. Personalmente ho avuto la fortuna di lavorare sempre con persone serie ed estremamente professionali per cui di ombre non ne ho vissute. Devo ammettere però che per noi modelli uomini la strada è più sgombra da pericoli rispetto alle colleghe donne. Per loro, specialmente se intraprendono questa carriera molto giovani, ci sono maggiori insidie. Oltre ai sedicenti talent-scout che gravitano nei backstage delle sfilate o durante i party, il problema principale per loro riguarda l’imposizione di canoni estetici spesso eccessivi. Per il modello uomo, pur essendo richiesta una certa disciplina in termini di alimentazione e attività fisica, la magrezza non è il principale criterio di scelta, mentre purtroppo sono ancora tanti gli stilisti che vogliono indossatrici sempre più magre per far risaltare al meglio i loro capi e tutto questo si ripercuote anche su chi, questi modelli di bellezza, li subisce attraverso i media”.
C’è uno stilista o un marchio per cui vorresti lavorare?
“Mi piace molto lo stile di Ralph Lauren ma, purtroppo, non sono rimasto abbastanza a lungo a New York perché si creasse l’occasione giusta”.
A 46 anni, dopo 24 anni di carriera, cosa c’è nel tuo futuro?
“Avendo una moglie e due figli piccoli (Deva di 5 anni e Brando di 1 anno), negli ultimi anni ho dovuto riorganizzare la mia vita. Viaggio molto meno per lavoro per stare di più con la mia famiglia e ho intrapreso altre strade professionali: sono diventato socio dell’agenzia di Bergamo The Exnovo che rappresenta diversi personaggi dello spettacolo tra cui Giorgio Panariello e Vanessa Incontrada. Inoltre collaboro con un partner straniero per cui adesso sempre più spesso sono io a fare casting e a scegliere modelli o modelle per servizi fotografici e sfilate. L’ultima attività, in ordine di tempo, a cui mi sto dedicando è quella del trading on-line che mi permette di lavorare anche da casa, a beneficio di mia moglie che così ha più tempo per la sua attività di life coaching, ma la carriera da modello continua. Continua a stimolarmi ed è anche grazie a quella che sono diventato l’uomo di oggi”.
Per seguirlo su instagram: Gianluca_Cerruti.
Chiara Sorrentino