“Desidero imparare l’italiano per costruirmi un buon futuro in Italia e contribuire a rendere questo Paese ancor più bello. Inoltre qui, oltre a imparare la lingua, stanno nascendo anche delle bellissime amicizie”, spiega Nuredin, 24enne del Togo, in città dallo scorso anno.
“Io sono arrivato nel marzo di quest’anno e sono molto felice di poter studiare qui. Grazie! Imparare la lingua è fondamentale”, gli fa eco Mamadou, 18 anni, originario della Guinea. Alex, invece, è rumeno, ed è in Italia da tre anni: “all’inizio – racconta – non riuscivo a trovare lavoro perché la mia conoscenza dell’italiano era troppa scarsa. Oggi, dopo due anni di studio, ho un impiego in un albergo a Modena. Sono davvero grato per questa opportunità”. Questi tre studenti sono solo una piccola rappresentanza di coloro che frequentano il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Carpi, in via Nuova Ponente, 22. Il nuovo C.P.I.A – ufficialmente inaugurato oggi anche se le lezioni sono iniziate a settembre – sorge all’interno di una porzione dell’edificio della polivalente Dorando Pietri, su una superficie complessiva di circa 700 metri quadrati con 6 ampie Aule didattiche e un laboratorio di informatica. Una riqualificazione dell’esistente costata 630mila, di cui 350mila messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi: “il nostro ente da sempre si occupa in modo privilegiato di formazione e cultura. Quella che si inaugura oggi era un tessera che mancava sul nostro territorio. Contrastare la povertà educativa, soprattutto minorile, e combattere la dispersione scolastica sono due fronti su cui ci stiamo impegnando da tempo e con forza. Luoghi come il C.P.I.A capaci di intercettare coloro che hanno abbandonato prematuramente il sistema scolastico sono fondamentali per la comunità tutta”, ha dichiarato il presidente della Fondazione, Giuseppe Schena.
Il C.P.I.A. di Carpi è stato istituito nel 1999 e ha come scopo principale l'istruzione degli adulti, italiani e stranieri durante l'arco della propria vita. Si rivolge dunque a studenti di età superiore ai 16 anni, pensionati, lavoratori, casalinghe, italiani e stranieri. A queste persone offre la possibilità di migliorare le proprie competenze linguistiche e la propria posizione lavorativa acquisendo un titolo di studio, oppure di concludere percorsi scolastici interrotti relativi alla scuola dell'obbligo. Come? Con corsi di italiano per stranieri o corsi per il conseguimento della licenza della scuola secondaria di primo grado (la vecchia media inferiore).
“I nostri compiti – ha ribadito la dirigente scolastica del C.P.I.A, Alessandra Magnanini – sono sostanzialmente due: l’alfabetizzazione degli stranieri e la proposta di corsi per il conseguimento della licenza della scuola secondaria di primo grado. Il nostro impegno costante è inoltre quello di creare un forte collegamento con i dieci istituti scolastici superiori della provincia che offrono corsi serali e col mondo del lavoro”.
“Questa sede – ha commentato la dirigente provinciale dell’Ufficio Scolastico Regionale Silvia Menabue – è la prima a rendersi autonoma dagli istituti scolastici del territorio per ribadire così l’identità forte e il ruolo strategico del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti in termini di alfabetizzazione, coesione e integrazione. Questo luogo riveste poi un ruolo fondamentale anche per tutti i giovani, i cosiddetti Neet (non impegnati nello studio, né nel lavoro né nella formazione) e per gli adulti usciti dal percorso scolastico. L’obiettivo è dunque quello di intercettare queste persone e aiutarle a riqualificarsi in vista di una collocazione nel mondo del lavoro”.
La sede del C.P.I.A. si trova proprio dove sta sorgendo il Polo della Creatività voluto dal Comune: in questo luogo dunque troveranno sede servizi integrati per l’innovazione, la creazione di impresa, il co-working, la ricerca, la formazione, l’occupabilità, l’educazione e l’istruzione degli adulti, servizi per una comunità che intende dare nuovi contenuti alle persone che vogliono sviluppare le proprie idee, con investimenti che daranno sempre più valore al territorio, come ha ribadito il primo cittadino, Alberto Bellelli. “Qui c’è prima di tutto un’idea di società. Di comunità. Se si investe sulle persone si creano delle nuove opportunità e questo è davvero un condominio delle opportunità. Questo progetto rientra in un vero e proprio impianto di sostegno alla formazione, capace di emancipare le persone. In questa regione che è la locomotiva del Paese è fondamentale costruire schemi in cui ciascuno possa trovare un ruolo”. L’ultima parola è poi spettata al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: “la formazione, unitamente a manifattura e turismo, rappresenta uno dei tre pilastri del nostro nuovo modello sostenibile di crescita dell’Emilia Romagna. Per dare prospettiva e futuro c’è bisogno di formazione e di posti come questo”.
Jessica Bianchi