E’ uscito in questi giorni Randagi il libro di Katia Durazzi, medico di base di 41 anni, a Novi di Modena, ed edito da Radiolondra.
Katia, perché ha deciso di scrivere un romanzo?
“Il tutto è partito da un’idea che pian piano si è fatta strada in me fino a diventare dominante. Un’idea che poteva diventare un personaggio, una situazione e un’ambientazione e che affiorava nei miei pensieri prepotentemente”.
E’ il suo primo libro?
“Sì, sinora ho scritto e pubblicato soltanto racconti”
Il tema centrale del libro è quello sociale, il dramma di chi vive ai margini della società è un argomento molto attuale e anche complesso. Perché questa scelta?
“Il mio lavoro mi porta a un contatto quotidiano con le persone. E’ così che ho scoperto l’importanza dell’ascolto e dell’osservazione degli altri, per andare oltre la superficie e cogliere il lato positivo in ogni situazione, anche quelle all’apparenza più complicate”.
Cosa si aspetta da questa esperienza?
“Un bella avventura, frutto di un interessante percorso sulla realtà umana esteriore e interiore”.
Federica Boccaletti