Zumba a scuola, la voce dei genitori

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I rappresentanti di tutte le classi della Scuola Primaria Manfredo Fanti di Carpi a nome della maggioranza dei genitori, desiderano esprimere vicinanza e solidarietà al corpo docente e alla Dirigenza della Scuola, in un momento di attacco mediatico che non trova alcuna giustificazione, rispetto agli eventi realmente accaduti.

Viste le dimensioni assunte dalla polemica relativa al famigerato “Progetto Zumba”nelle scuole Fanti, letti gli articoli usciti sui principali quotidiani nazionali (e non solo), i rappresentanti di classe ritengono doveroso precisare quanto segue.

Prima di tutto, non nascondiamo il nostro stupore, che è quasi incredulità di come una “non notizia, possa aver creato un clamore mediatico, davvero difficile da comprendere per chi la scuola la frequenta quotidianamente, condividendone le dinamiche.

Quello superficialmente chiamato “Progetto Zumba” (in realtà è un progetto più ampio, al quale tra l’altro gran parte dei genitori pare voler aderire) altro non è che uno dei tanti che la scuola propone, lasciando ai genitori la scelta definitiva sull’attuazione in base alle adesioni.

In una riunione di qualche giorno fa, insieme agli insegnanti, abbiamo a lungo discusso proprio di questo progetto, arrivando a un chiarimento verbale, a cui poi è seguita una comunicazione sulle modalità di svolgimento del progetto stesso.

Quello che abbiamo appena raccontato è uno sprazzo di vita quotidiana all’interno di una scuola, luogo in cui ognuno, nel rispetto dei propri ruoli, cerca di collaborare, con un fine comune.

Chiunque abbia preso l’iniziativa di parlare con gli organi di stampa avrebbe (o avrebbero) dovuto farlo a titolo personale perché leggendo i giornali e i commenti sui social emerge come una rivolta dei genitori (tutti) contro una scuola.

E non c’è cosa più lontana dalla verità.

Anzi, come genitori, siamo dispiaciuti e amareggiati della pubblicità negativa ricevuta poiché, è inutile girarci intorno, il concetto che passa è “zumba al posto di religione”, che può essere una frase ad effetto, che cattura attenzione, ma che distorce la realtà e getta discredito su di un Istituto che ha sempre operato con serietà.

Ci teniamo a ribadire con forza la nostra forte presa di distanza dall’iniziativa di un singolo anonimo (o di poche persone) che lo si ripete, avrebbe per correttezza, dovuto parlare a nome personale, senza scomodare il Santo Padre che, forse, ha altre questioni a cui dedicare il proprio tempo.

I Rappresentanti di classe

Classe 1 A                  Marilena Truglio

Classe 1 B                  Mimoza Shembitraku

Classe 1 C                   Valerio Serafini

Classe 2 A                  Sara Tavoni

Classe 2 B                  Danilo Schiavi

Classe 2 C                   Margherita Orlandi

Classe 3 A                  Federico Silipo

Classe 3 B                  Elena Borelli

Classe 3 C                   Luigi Marchetti

Classe 4 A                  Davide Redeghieri

Classe 4 B                  Alberto Bonaretti

Classe 4 C                   Alessandra Battini

Classe 5 A                  Roberta Barcella

Classe 5 B                  Cinzia Di Nita