Una rete sul territorio per scegliere di scegliere

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Ha ripreso le sue attività il Tavolo distrettuale dedicato alle donne che stanno affrontando una gravidanza inattesa indesiderata o problematica, un tempo in capo all'Azienda Usl e oggi sotto l'egida dei Servizi sociali dell'Unione delle Terre d'Argine, coordinato dall'assessore Daniela Depietri.
Al Tavolo partecipano il Distretto dell’Azienda Usl, il Servizio Psicologia e il Consultorio familiare della stessa e l’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Ramazzini, l’Area minori e famiglie dei Servizi sociali dell’Unione e il Centro per le Famiglie dell’ente associato, l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, il Centro Antiviolenza Vivere donna onlus, il Centro Aiuto alla Vita, l’associazione Mamma Nina di Carpi, e ancora UDI di Carpi, CIF di Carpi, Associazione Buona Nascita, Comitato Etico provinciale e Assessorato alle Pari Opportunità dell’Unione delle Terre d’Argine. I componenti del Tavolo, attraverso incontri periodici, hanno riattivato la rete, hanno ripreso a confrontarsi con l'obiettivo primario di potenziare le azioni atte ad assistere le donne in gravidanza per affrontare le cause che portano al ricorso alla interruzione volontaria di gravidanza. Uno dei primi atti del ricostituito Tavolo distrettuale é stata la redazione di un depliant  informativo dal titolo Scegliere di scegliere, non sei sola, che servirà agli operatori sanitari, al volontariato, alle assistenti sociali, insomma a tutte quelle  realtà che incontrano le donne che stanno affrontando una gravidanza indesiderata, a informare sui servizi, sulle opportunità e sugli aiuti che offre il nostro territorio.  Ogni componente il Tavolo ha messo a disposizione la propria esperienza e le proprie attività perché chi é in difficoltà non si senta sola e chi deve prendere una decisione lo possa fare avendo scandagliato tutte le opportunità e anche tutti gli aiuti.  In futuro il Tavolo continuerà ad incontrarsi per mettere a punto altri strumenti e altre azioni atte a far sì che una donna in un momento così difficile della sua vita non si senta sola, per un confronto ancora più approfondito su chi fa che cosa e per organizzare incontri anche con altre realtà od operatori sanitari che per la loro professione vengono a contatto con le donne nei primi mesi della gravidanza.
Infine, il predetto depliant verrà prossimamente tradotto in alcune lingue per intercettare anche le donne straniere.

 

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