Ha preso forma il progetto per la valorizzazione dell’ex Campo di Concentramento di Fossoli e sono stati trovati i soldi, un milione di euro, per finanziarlo. Costruito nel 1942 dal Regio Esercito per imprigionare i militari nemici, il Campo nel 1943 è trasformato dalla Repubblica Sociale Italiana in Campo di concentramento per ebrei e, dal marzo 1944, diventa Campo poliziesco e di transito utilizzato dalle SS come anticamera dei Lager nazisti: i circa 5mila internati politici e razziali che passarono da Fossoli ebbero come destinazioni i campi di Auschwitz-Birkenau, Mauthausen, Dachau, Buchenwald, Flossenburg e Ravensbruck. Dal Campo situato in via Remesina ha transitato anche Primo Levi che rievoca la sua breve esperienza a Fossoli nelle prime pagine di Se questo è un uomo. Negli Anni ’50, dopo la fine della guerra, ospita i profughi giuliani e dalmati provenienti dall’Istria: qui fondano il Villaggio San Marco. Dopo il 1970 resta in totale abbandono fino a quando, nel 1984, il Comune di Carpi diventa il proprietario del bene, concesso a titolo gratuito dallo Stato. Dal 2001 la Fondazione Ex Campo di Fossoli si occupa della sua gestione e si è impegnata in attività di ricerca e di documentazione per dar voce alla lunga vicenda di Fossoli, punto di osservazione importante della storia della guerra. Purtroppo il deterioramento dell’azione del tempo, delle intemperie, dell’abbandono e del terremoto del 2012 rischiano di compromettere ciò che resta dell’ex Campo di Concentramento.
Nel luglio del 2015, la Giunta del sindaco Bellelli approvò la messa in sicurezza e il recupero funzionale delle baracche dell’Ex Campo di Fossoli per un costo complessivo di 670mila euro, di cui 362 mila messi a disposizione dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito dei programmi post sisma: era il primo step previsto dal Protocollo d’Intesa tra Ministero dei beni e delle Attività Culturali, Comune di Carpi e Fondazione Fossoli, sottoscritto il 23 maggio 2014 con durata triennale. L’idea era quella di intervenire su tre baracche che hanno ancora caratteri stilistici evidenti con il duplice obiettivo di preservarle da ulteriori crolli prevedendo utilizzi storico-didattici. Era il punto di partenza per sviluppare un intervento complessivo che è ora approdato sul tavolo della Giunta Bellelli. Il progetto prevede la realizzazione all’esterno del Campo di Fossoli nel terreno comunale posto in adiacenza, del Nuovo Centro Visitatori: un luogo di studio, laboratorio didattico, spazio espositivo e reception con bookshop e servizi per l’accoglienza di un sempre maggior numero di visitatori. “Nel difficile compito di preservare la memoria del campo – riporta lo Studio di Fattibilità – si cercherà di garantire un presidio vicino al Campo, come spazio che intenda consolidare e valorizzare, nei suoi aspetti di documento/monumento, il luogo di concentramento più importante ed esteso d’Italia, e possa adempiere a uno scopo più grande: a un recupero dei percorsi e degli spazi, a un progetto comunicativo – educativo per testimoniare e rappresentare la violenza, la costrizione e l’alienazione di quel periodo”. Sull’area di 9.500 metri quadri troveranno posto: un parcheggio per 49 posti auto e 6 posti corriere, un edificio di 1.900 metri quadri con due grandi saloni, uno spazio esterno porticato che si affaccia su una zona verde. Per la realizzazione del centro visitatori sarà indetto un concorso per progettisti. L’importo totale del progetto prevede un finanziamento dello Stato per 500mila euro (2017) e della Regione Emilia Romagna per altrettanti 500mila euro (2018). Ora che c’è un progetto complessivo e sono state trovate pure le risorse, occorre intervenire tempestivamente per evitare un nuovo giudizio negativo del World Monuments Found che ha inserito Fossoli nel suo rapporto 2016 tra i 50 siti in pericolo a causa dell’incuria.
Sara Gelli