“Ma se rientrando in casa sorprendessi un ladro, sarei autorizzato a picchiarlo?”. La domanda arriva dritta come un proiettile durante l’incontro dedicato al Controllo di Vicinato di ieri sera, 22 novembre, presso l’auditorio della Chiesa di Santa Croce. “L’autodifesa – risponde prontamente l’ispettore di Polizia di Stato, Daniele Benati, responsabile dell’Ufficio Controllo del territorio del Commissariato di Carpi – deve sempre essere proporzionata all’offesa. La legge non ci consente di picchiare nessuno se non per difenderci, anche l’uso della armi non è autorizzato se il malvivente non è armato”. Una risposta che provoca qualche mal di pancia in sala: “non c’è giustizia. La gente è terrorizzata – sottolinea una signora – e non si sente più sicura nemmeno tra le mura della propria casa. C’è troppo buonismo, la legge non ci tutela: secondo me c’è qualcosa che tocca. Noi possiamo fare tutte le segnalazioni che vogliamo ma senza la certezza della pena, i ladri vengono liberati subito dopo essere stati presi”. “La legge però, per quanto frustrante sia, è questa, e il nostro dovere è fare ciò che essa prescrive”, spiega il vice comandante della Polizia Municipale delle Terre d’Argine, Daniela Tangerini. Il consiglio, qualora vi accorgiate che un malvivente si è introdotto in casa vostra, aggiunge Benati, “è quello di uscire prontamente all’esterno onde evitare contatti col ladro e chiamare immediatamente il 112. Intervenire potrebbe infatti rivelarsi molto rischioso per la vostra incolumità: solitamente i ladri non sono armati ma, se attaccati, ogni arnese da scasso che hanno a disposizione può essere utilizzato come arma”. Dal 2015 a oggi, nel territorio dell’Unione delle Terre d’Argine, si sono “costituiti 46 gruppi di controllo di vicinato. Una collaborazione, quella che abbiamo stretto con la cittadinanza estremamente preziosa per presidiare il territorio e a doppio filo: voi fate le segnalazioni e noi vi forniamo informazioni utili, attendibili e certe. Non fidatevi dei social: lì girano notizie di ogni sorta, spesso infondate. Nel caso in cui, dopo aver verificato le vostre segnalazioni, non vi arrivassero riscontri da parte nostra, significa che non vi è nulla di cui preoccuparsi”, ha poi assicurato il comandante della Municipale, Susi Tinti. “Noi ci mettiamo la faccia, vi segnaliamo movimenti e il passaggio di veicoli sospetti (perlopiù con targhe romene, bulgare, ceche…) lungo le nostre strade ma voi cosa fate? Chi controllate?”, domanda provocatoriamente un uomo in sala. “Lo scorso anno solo la Polizia di Stato ha controllato 9.870 persone e 6mila veicoli: le assicuro che nel caso in cui, fermando i veicoli, si rilevi un reato, le persone vengono perseguite”, ha risposto Benati. Numerosi i modi attraverso i quali i cittadini possono rendersi la vita più facile. “Innanzitutto occorre guardare la propria abitazione con l’occhio del ladro. Tale senso critico, infatti, ci consentirà di eliminare le vulnerabilità delle nostre case e aumentarne il livello di sicurezza”, ha spiegato Tinti. “Ma le telecamere di videosorveglianza che ho installato possono riprendere anche la strada?”, domanda un giovane tra il pubblico. “No – risponde Tangerini – per una questione di privacy le telecamere possono riprendere solo l’area privata”. Brusio. “Ci sono altri modi per difendersi – ha aggiunto il referente del gruppo di controllo di vicinato di Santa Croce, Fausto Paltrinieri (in foto) – a partire dall’illuminazione. Tra Santa Croce e Gargallo ci sono circa 230 famiglie: a tutte loro vorrei ricordare che il controllo di vicinato non consiste solo nelle segnalazioni fatte via mail o WhatsApp; fondamentale è il tema della prevenzione. Dobbiamo rendere la vita difficile ai malfattori. I ladri vogliono fare poca fatica, andare a segno a colpo sicuro ed essere certi di farla franca: verificare le criticità della propria casa e risolverle è indispensabile per evitare che i malviventi ci scelgano per entrare in azione”. Qualche esempio? “La luce è il segreto. Illuminiamo i nostri giardini, installiamo fari con rilevatori di presenza. E, ancora, montiamo del filo spinato sopra le siepi divisorie affinché i ladri non possano passare da una casa all’altra scavalcandole. Alcuni hanno piantato siepi con le spine, anche questo può essere un utile deterrente. E’ poi possibile – prosegue Paltrinieri – richiedere il collegamento del proprio sistema di allarme direttamente alle Forze dell’Ordine, in questo modo, qualora dovesse scattare, l’intervento di una pattuglia sarà pressoché immediato. Accorciare i tempi di arrivo degli agenti può davvero fare la differenza”. Il gruppo di controllo del vicinato di Santa Croce ha già incassato una vittoria: “le due telecamere che avevate chiesto all’Amministrazione Comunale sono state accordate, siamo ora in attesa del nullaosta della Prefettura per procedere con l’istallazione (una in zona Bollitora e l’altra in zona Manara)”, ha assicurato Susi Tinti. Le prossime azioni che il gruppo, attivissimo, chiederà al Comune sono quelle di “illuminare alcuni collegamenti pedonali della frazione e di provvedere in varie aree pubbliche alla potatura di alberi e siepi che interdicono un’adeguata visuale”. L’invito lanciato dalle Forze dell’Ordine presenti all’incontroonde evitare di finire nelle trappole di truffatori e ladri è stato chiaro: “siate astuti e diffidenti. Non aprite mai la porta a nessuno per non trovarvi poi in una posizione di svantaggio, non mandate mai i bambini ad aprire e telefonate prontamente per richiedere l’intervento delle forze di polizia. Adottate comportamenti accorti se avete denaro contante, controllate che nessuno vi segua e non lasciatevi abbindolare dagli conosciuti. La borsa va tenuta a tracolla e mai rivolta verso la strada, mentre in auto (dove è preferibile chiudersi dentro) va appoggiata per terra e non sul sedile del passeggero”, hanno ribadito più e più volte nel corso della serata Tangerini e Tinti. Mentre a Benati il compito di svelare una delle truffe più in voga al momento: “se dopo aver fatto la spesa al centro commerciale vi ritrovate con una gomma a terra, non accettate il gentile aiuto dei due collaborativi sconosciuti che vedrete avvicinarsi. Pena? Vedervi rubare da sotto il naso borse e valori”.
Jessica Bianchi