La ricostruzione è possibile!

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Il sopralluogo sul campo è stato fondamentale per definire le modalità dell’intervento che i protagonisti della ricostruzione di Rovereto sul Secchia hanno deciso di portare avanti nel Centro Italia devastato dal terremoto. Le relazioni che si sono saldate in occasione del sisma del 2012 tra la onlus Tutti Insieme per Rovereto e Sant’Antonio in Mercadello, volontari della Val di Non, associazione Il grande cuore di Sassuolo e l’associazione Community esprimono ancora una volta grande forza progettuale. Una delegazione di dodici persone tra cui Maurizio Bacchelli, Paolo Martinelli, Roberto Bianchini, Venanzio Malavolta, Maria Cristina Ferraguti, Giovanni Enriques e Massimo Zadra è partita dopo aver definito un calendario di appuntamenti molto fitti sul posto per incontrare le amministrazioni locali e i rappresentanti del volontariato in modo tale da poter verificare le necessità e definire le priorità. Sul territorio sono state individuate due persone ‘di fiducia’: Fabrizio Michelini, cittadino di Novi residente da quindici anni ad Ascoli Piceno, ben inserito nel mondo del volontariato, e il sindaco di Montopoli Antimo Grilli, conosciuto in occasione del terremoto del 2012. Palma Costi, assessore regionale alla ricostruzione post-sisma in Emilia Romagna, informata della spedizione e conoscendo la capacità operativa della onlus Tutti insieme a Rovereto e Sant’Antonio in Mercadello, ha immediatamente avvisato il commissario Vasco Errani che ha stabilito sin da subito un filo diretto con la delegazione in partenza a cui ha consigliato: “andate e guardate, ma non prendete impegni, datemi dieci giorni di tempo”. “Siamo rimasti due giorni, il 30 settembre e il 1° ottobre – racconta Maurizio Bacchelli – e come stabilito dal cronoprogramma abbiamo effettuato numerosi incontri. Ad Acquasanta dove i danni non sono stati gravi il sindaco Sandroni ha espresso forti preoccupazioni per il calo del turismo. Poi siamo andati ad Arquata e nella frazione di Pretare dove ci ha guidato la presidente della Croce Rossa di Ascoli Piceno, Cristiana Biancucci. Qui, dove sono rimaste non più di cinquanta persone in un campo tende dopo che la popolazione è stata trasferita per la maggior parte a San Benedetto del Tronto, la comunità sente la necessità di un luogo di aggregazione e di una chiesa perché non intende abbandonare il proprio paese. Ad Accumoli, ancora completamente zona rossa e priva di abitanti, il sindaco Petrucci ha manifestato grande interesse per la possibilità di realizzare un centro commerciale sulla via Salaria, punto di riferimento per coloro che la percorrono ma anche per le necessità della popolazione una volta che sarà rientrata ad Accumoli nelle strutture semi-definitive”. La situazione a distanza di due mesi dal sisma resta drammatica: “abbiamo toccato con mano le difficoltà che incontrano le amministrazioni di questi piccoli comuni di montagna, i disagi di una popolazione che è per la maggior parte anziana, l’impossibilità di realizzare dislocazioni autonome anche a causa della conformazione del territorio con la conseguenza che la Protezione civile sta portando tutti gli sfollati molto lontano dalle loro case. E’ ben diverso da ciò che abbiamo vissuto noi nel 2012”. Ma la ricostruzione di Rovereto sul Secchia ha insegnato che tutto è possibile: la onlus ha cambiato nome e oggi Insieme per Ricostruire ricomprende anche i membri dell’associazione Il Grande Cuore di Sassuolo, l’associazione Community, i volontari e gli artigiani della Val di Non.  “Il 19 ottobre – spiega Maria Cristina Ferraguti – il commissario Errani ci ha ricevuto a Roma ed è stata l’occasione per presentare i due progetti su cui abbiamo deciso di investire le energie, anche finanziarie: la realizzazione di uno spazio per le attività sociali e religiose della comunità di Pretare e l’appoggio ai commercianti per la realizzazione del centro commerciale di Accumoli lungo la Salaria”.  Nel primo caso il progetto ricalca quello della Casa della Salute di Rovereto, mentre i commercianti di Cavezzo, che sono in procinto di abbandonare il centro commerciale Cavezzo 5.9, si sono resi disponibili a valutare la possibilità di trasferire la loro struttura ad Accumoli.  Il commissario Errani si farà premura di andare coi progetti in mano per verificarne in loco la fattibilità, ma a Rovereto già sono pronti a ospitare i commercianti di Accumoli e gli abitanti di Pretare affinché possano toccare con mano come la ricostruzione sia possibile. Insieme.
Sara Gelli

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