“A Londra ho trovato il mio posto nel mondo”

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E’ partita a caccia di un sogno. Ad accompagnarla numerose incognite e un sorriso pieno di speranza dipinto sul volto. Il desiderio di Laura, una mente brillante e in perenne movimento, come quello di tanti altri giovani come lei, era uno solo: trovare un posto nel mondo nel quale poter esprimere, liberamente, le proprie potenzialità. La carpigiana 27enne Laura Benatti, con una laurea triennale in Studi Internazionali all’Università di Bologna e una magistrale in Giornalismo all’Università di Parma in tasca, è volata a Londra per imparare a camminare sulle proprie gambe e dimostrare, prima di tutto a se stessa, che il segreto per farcela, fa rima con impegno ed entusiasmo. E Laura, che da pochi giorni ha festeggiato il suo primo anno nella capitale inglese, quel sogno è riuscito ad acchiapparlo.
Laura cosa ti ha spinta a lasciare Carpi per vivere e cercare lavoro all’estero?
“Da anni sentivo l’esigenza di uscire dal “cortile di casa”, di scoprire posti nuovi, respirare aria fresca. La vita carpigiana mi era sempre andata un po’ stretta, non mi sentivo mai totalmente realizzata, ma per lungo tempo, per una ragione o per l’altra, trovavo alibi per rimanere, probabilmente per la paura di rischiare”.
Perché la tua scelta è ricaduta su Londra?
“Un incontro inaspettato che mi ha portata a fare una prima vacanza a Londra nel maggio 2015, seguita da una seconda a distanza solo di un mese: e già dal primo momento, avevo capito di aver trovato il mio posto nel mondo”.
Qual è stato l’impatto iniziale?
“Dal primo istante in cui ho messo piede nella stazione di Liverpool Street, arrivando dall’aeroporto, ho stranamente avuto la sensazione di essere a casa. Ero un atomo in una metropoli immensa, sola in mezzo a milioni di persone, lontanissima da tutto ciò che mi aveva accompagnata per 26 anni, ma non ero per nulla spaventata e mi sentivo finalmente in pace con me stessa”.
Cosa ami maggiormente della tua nuova vita nella capitale inglese?
“Tutto: il cibo da ogni parte del mondo, le volpi che ti attraversano la strada di notte, i profumi, i colori, le case dal tetto a punta, le infinite possibilità che hai davanti, in tutti i campi, ma soprattutto i sentimenti che mi legano alle persone che ho conosciuto qui. Sentimenti molto più forti di quelli provati nella mia vita precedente, proprio perché caratterizzati dalla condivisione di un’esperienza straordinaria”.
E’ stato difficile trovare un lavoro? Di cosa ti occupi?
“Il lavoro è facile trovarlo, meno semplice è trovarne uno che piaccia o che corrisponda alle proprie aspettative: chi pensa di venire a Londra e avere la strada spianata, si sbaglia di grosso. La competizione è spietata, i colloqui difficili e approfonditi, occorre avere le idee molto chiare e una grande intraprendenza. Io sono stata fortunata, e ostinata, e ho un lavoro che amo nel centro europeo delle relazioni con i clienti di un’importante multinazionale. E’ un grande ufficio open space, dove lavorano fianco a fianco persone provenienti da tutta Europa: l’ideale per me perchè ho l’occasione di parlare e scrivere in tutte le lingue che ho studiato al Liceo Linguistico”.
Il multiculturalismo è una realtà?
“Assolutamente sì, mi sono ormai abituata a vedere gente di ogni colore, etnia, abbigliamento… e posso dire che ormai non mi stupisce più nulla. La cosa che mi colpisce maggiormente è vedere che l’estrema mescolanza di ogni tipo di cultura si traduce in una grande civiltà e rispetto delle regole condivise: dove ognuno è straniero rispetto a qualcun altro, la differenza è davvero una ricchezza”.
Cosa ti manca di Carpi?
“Nulla, perché so che Carpi ci sarà sempre, ogni volta in cui vorrò tornare, con la sua piazza, il suo cibo e gli affetti che mi hanno resa quello che sono e che orgogliosamente ho nel cuore”.
Consiglieresti a un tuo coetaneo di vivere la medesima esperienza?
“Sì, assolutamente, ma penso anche che vivere all’estero non sia una tappa obbligata: ognuno la felicità la raggiunge a suo modo. Io l’ho trovata qui, ma non significa che tutti la possano trovare lontano da casa”.
Dove immagini il tuo futuro?
“Per il momento qui, ma chissà. Non sono un tipo da progetti a lungo termine, non per il momento, almeno”.
Com’è la vita post Brexit?
“La Brexit ha portato scompiglio, la sterlina ha perso molto valore, ma i cambiamenti saranno lenti e le vere conseguenze si inizieranno a vedere solo fra qualche anno. Non credo ci saranno stravolgimenti radicali; l’uscita dall’Unione sarà progressiva e comunque la Gran Bretagna è sempre stata una dimensione a parte”.
Jessica Bianchi

 

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