Dopo 65 anni insieme, uccide la moglie da anni malata di Alzheimer

0
443

65 anni. Da tanto condividevano la loro vita i carpigiani Pierino Corradini, 85 anni, e la moglie 83enne Maddalena Pavesi. Da anni lui si prendeva cura della donna affetta da una grave demenza senile e dal Morbo di Alzheimer. Stamattina però, 22 agosto, quei lunghi anni di sofferenza hanno portato l’uomo a compiere il più tragico dei gesti. Tra le mura della loro casa coniugale, in via Belgrado, N° 1, il signor Corradini non ce l’ha più fatta. “Era una mattina difficile, la signora era particolarmente aggressiva – spiega il vice questore aggiunto, Laura Amato – e il marito ha chiamato una delle sue figlie (tre i figli della coppia, un maschio e due femmine) chiedendole di andare ad aiutarlo. Quando la donna è giunta a casa, una brutta sensazione l’ha colta, spingendola a chiamarci. La chiamata è arrivata in centrale intorno alle 11,30: la figlia ha spiegato all’operatore di aver paura e di non voler raggiungere il padre e la madre nella loro camera”. Tempestivo l’intervento della Volante: “i miei uomini si sono trovati di fronte uno scenario tragico, la donna giaceva sul divano, morta”. Tre i colpi d’arma da fuoco che hanno ucciso la donna: “l’arma, una 765, era regolarmente registrata e detenuta dal marito dal 2002”, prosegue il vice questore. Il gesto, secondo la confessione resa da Corradini, sarebbe “imputabile alla lunga e frustrante malattia della moglie”. “Sono stato costretto” ha ammesso l’uomo. “Una persona mite, distinta, normale, un nonno”, continua Amato. Un uomo che è stato salvato dall’intervento dei poliziotti, come lui stesso ha dichiarato: “se non foste arrivati avrei ucciso anche me stesso perché per me non ha più senso vivere”. Insomma una tragedia. Amara. Terribile, che interroga noi tutti sulla solitudine, la sofferenza e il lento logorio con i quali convivono giorno dopo giorno tanti care giver. Corradini ora è in stato di arresto per omicidio aggravato e il Magistrato ne ha disposto l’accompagnamento immediato in carcere.
Jessica Bianchi

In foto la dottoressa Laura Amato

clicca e unisciti al nostro canale whatsapp
clicca e unisciti al nostro canale whatsapp
clicca e unisciti al nostro canale whatsapp