“State attenti ai vostri bambini”

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Un grave e inquietante episodio si è consumato ieri pomeriggio, intorno alle 14,30 nel parco delle Rimembranze di Carpi. A raccontare la brutta disavventura è la mamma di un bimbo di soli cinque anni: “insieme a un’amica e ai nostri figli mi sono recata al parco. Considerato l’orario c’era poca gente, solo un altro paio di mamme e, poco lontano, seduti su una panchina, due uomini tunisini. Noi abbiamo lasciato i bimbi a giocare sulle giostrine e ci siamo sedute a chiacchierare. Pochi minuti dopo mio figlio è corso da me dicendo che una delle sue amichette stava piangendo poiché un altro bimbo le aveva dato un pugno sul viso. La mia amica è quindi prontamente intervenuta per chiedere spiegazioni quando, uno dei due uomini le si è avvicinato per assicurarle che il colpo era partito inavvertitamente e che suo figlio, vivace, non aveva alcuna intenzione di fare del male alla piccola e che stava solo giocando”. L’uomo l’ha poi intrattenuta per qualche minuto riferendole di “stare attenta poiché – le avrebbe detto – al parco si aggira un uomo che sta dietro ai bambini”.
Mentre l’amica le riferisce l’accaduto, la donna perde di vista il figlio: “mi sono subito alzata e ho visto l’uomo della panchina seduto, con il mio bimbo tra le gambe, intento a massaggiargli la pancia e ad accarezzargli la schiena. A quel punto mi sono immediatamente messa a gridare, richiamando mio figlio. Dopodiché mi sono avvicinata al signore chiedendogli come si fosse permesso di mettere le mani addosso a mio figlio. Lui se la rideva, giustificandosi e ripetendo di non aver fatto nulla di male”. A quel punto la mamma non ci ha più visto: “in un attimo ho afferrato il cellulare e ho chiamato la Polizia fornendo loro una descrizione accurata dei due uomini. Mentre parlavo coi poliziotti il secondo uomo ha raggiunto la mia amica, spaventatissima e con tutti i bimbi vicini, ribadendo che era uno scherzo. Una sciocchezza. Il bimbo è cicciottello, diceva, e noi volevamo solo toccargli la pancia, così, per gioco…”. Purtroppo quando è arrivata la volante i due se l’erano già data a gambe. “I poliziotti mi hanno chiesto se volevo reclami in commissariato per sporgere denuncia e io ho deciso di seguire il loro consiglio. Mi hanno anche invitata, qualora dovessi incontrare nuovamente i due uomini, a contattarli immediatamente affinché possano intervenire tempestivamente per procedere poi con l’identificazione”. Gli agenti hanno poi rassicurato questa intraprendente e coraggiosa mamma di “non avere mai ricevuto segnalazioni di episodi simili”.
Jessica Bianchi

 

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