Circolo Rinascita: il Comune ancora garante

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Il Consiglio Comunale di Carpi nel corso della seduta di giovedì 30 giugno ha autorizzato la rinegoziazione dei mutui del Gruppo Sportivo Rinascita di Budrione garantiti con fideiussione dall’ente locale al Banco Popolare.  La delibera (approvata dal Pd, contrari gli altri gruppi presenti in aula) è stata messa ai voti dopo un lungo dibattito. Il dirigente del Servizio Finanziario, Tributi, Economato e Controllo di Gestione Antonio Castelli ha presentato l’atto spiegando che in questo modo il sodalizio budrionese avrebbe avuto 8 rate semestrali in più da pagare alla banca sui due mutui contratti con il Banco Popolare (scadenza così posticipata al 2028) ma interessi a tasso fisso più bassi sul debito residuo: su 229.795 euro ancora da pagare sarebbero diminuiti dal 5 al 2.3% circa con un risparmio di 9.340 euro. Romana Mattioli, del Gabinetto del sindaco, ha poi spiegato che il diritto di superficie alla Rinascita è stato concesso per 50 anni in tre momenti diversi dal 1972 al 2006 e su 29mila metri quadrati  in tutto. Nel 2007 Rinascita ha chiesto poi due mutui all’allora Banco San Geminiano e San Prospero per 400mila euro totali e della durata di 15 anni. Con questa rinegoziazione i contributi del Comune andranno canalizzati direttamente all’istituto di credito. GS Rinascita ha poi un ulteriore mutuo dall’Istituto per il Credito Sportivo che scade a fine 2019 con 75mila euro di debito residuo, anch’esso garantito da fideiussione comunale.

Il dibattito è stato aperto da Cristian Rostovi (Fratelli d’Italia-An) che ha sottolineato come non siano contributi volontari quelli concessi ogni anno dal Comune al circolo, “visto che se non glieli diamo Rinascita non paga il mutuo di cui siamo garanti. Che facciano un piano di rientro autonomo e poi decidiamo se dare un contributo. E’ la stessa storia della Polisportiva Dorando Pietri”.  Roberto Benatti (Forza Italia) ha esordito ribadendo come non si debba confondere il sociale con le finanze, “che sono capitoli di Bilancio ben differenti. Questi circoli sono nati come basi elettorali ma ora sono vuoti mentre tanti circoli privati vanno avanti senza contributi comunali. Vi siete interessati solo per fare bella figura con la nuova dirigenza”. Intervenuti nel corso del dibattito anche i consiglieri Pettenati (CF), Severi (M5S) e Boni (Pd) mentre Francesco Lodi (Pd) ha spiegato che Budrione si merita di avere un punto aggregativo mentre le opposizioni “delle persone se ne fregano visto che pensano aridamente solo ai conti”. Il consigliere Eros Andrea Gaddi (M5S) ha spiegato che i volontari che tengono aperte queste strutture “vanno ringraziati ma che i conti si devono guardare: parliamo con i rappresentanti di Rinascita e rimandiamo questa delibera…”.  Il sindaco Alberto Bellelli ha rammentato come gli investimenti fatti su edifici come quelli di Rinascita valorizzano strutture che poi diverranno comunali. “Non ci sono rischi per il Comune in questo atto, anzi c’è più certezza della capacità di Rinascita di farcela, mantenendo una funzione sociale che per questa amministrazione è importante politicamente. Una fiducia – ha concluso – che è anche quella dell’istituto di credito che ha accettato di rinegoziare i mutui dando il suo assenso al nuovo gruppo dirigente del circolo di Budrione”.