L’Assemblea dei Soci di Aimag è filata via liscia fino all’approvazione dei bilanci, economico e di sostenibilità per l’anno 2015. Quando è arrivato il momento di nominare il nuovo consiglio di amministrazione sono cominciati i mal di pancia e l’Assemblea ha deciso di “convocarsi nelle prossime settimane per la nomina del nuovo cda. Fino ad allora viene prorogato quello attuale”.
Per certo, non vi siederanno più Hera e le Fondazioni perché, pur essendo titolari di azioni rispettivamente per il 25% e per il 10%, sono state escluse dal nuovo patto parasociale per volontà del patto di sindacato, cioè la parte pubblica della proprietà di Aimag, cioè i Comuni che hanno così inteso sgomberare il campo da qualsiasi ambiguità nel momento in cui devono considerare e valutare le proposte arrivate dal Gruppo Hera, da Tea e da Piacere Aimag con Estra per una forte integrazione con Aimag finalizzata alla fusione.
I consiglieri dagli otto attuali dovrebbero, in base alla normativa, diventare cinque ed è inevitabile che sorgano problemi di rappresentanza visto che sono 21 i Comuni soci di Aimag così come è prevedibile che rinnovare il consiglio di amministrazione in questo momento costituisca un ulteriore motivo di contesa. In un clima da ‘tutti contro tutti’, a rimetterci potrebbe essere l’attuale presidente Mirco Arletti da sei anni alla guida della multi utility e profondo conoscitore del settore, proprio nel momento in cui le sue competenze potrebbero risultare estremamente preziose.
All’insegna del cambiamento, il territorio carpigiano a cui compete la nomina del presidente avrebbe individuato una donna per la presidenza di Aimag: si tratta di Monica Borghi, 40 anni, laureata in giurisprudenza, consulente finanziario negli ambiti creditizi e finanziari. Il suo nome era circolato lo scorso anno quando il sindaco Alberto Bellelli aveva presentato le terne per le nomine in Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
Il compito del nuovo consiglio di amministrazione sarà comunque ‘a termine’ perché a settembre si attende la svolta sul futuro aziendale e a quel punto sarà tutto da rifare…
Sara Gelli