Sono 614 le famiglie ancora fuori casa

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Quattro anni dopo le scosse di terremoto del maggio 2012 in Emilia, sono 19mila i cittadini rientrati nelle loro case. Il cratere si ritira e, oggi, è quasi dimezzato: su 60 Comuni coinvolti, 25 hanno pressoché completato la ricostruzione. I numeri parlano chiaro: la strada da fare è ancora tanta. Lungi dall’essersi risolte, tra l’indifferenza generale, le conseguenze causate dal terremoto incombono ancora su tante – troppe – famiglie e imprese. “Nell’ultimo anno – hanno commentato il presidente della regione Stefano Bonaccini e l’assessore con delega alla ricostruzione post-sisma Palma Costi – sono aumentati dell’84% i contributi per risistemare le abitazioni private, arrivati a poco meno di 1 miliardo (10.585 le case ripristinate), e del 105% quelli destinati alle imprese, saliti a 504 milioni. Dei 16mila nuclei assistiti nella prima emergenza, l’80% è tornato alla normalità; garantita anche la continuità operativa a 1.680 aziende e le esenzioni fiscali hanno coinvolto 1.770 micro-imprese con le zone franche urbane. Ora l’obiettivo è accelerare sul recupero dei centri storici e delle opere pubbliche”. Anche nella nostra città la ricostruzione, seppure con lentezza, procede. Ad oggi sono state presentate 654 richieste di contributo per la ricostruzione, disposte 295 Cambiali Errani per un totale di poco più di 65 milioni di euro (di cui 42 milioni sono già stati pagati). Ammontano invece a 183 le cosiddette prenotazioni o impegni alla ricostruzione di richieste di contributo.

Nel Comune di Novi di Modena sono state presentate 688 richieste di contributo per la ricostruzione (di cui 36 ritirate o archiviate) e sono state emesse 420 Cambiali Errani. I contributi regionali concessi ammontano a oltre 126 milioni di euro (di cui quasi 65 milioni sono stati versati).

Sono invece 614 i contributi erogati a nuclei familiari (Contributo per il canone di locazione e Contributo per il disagio abitativo temporaneo, ex Cas per intenderci): 205 a Carpi e 409 a Novi.

“Con questi numeri e potendo contare sulla stessa disponibilità di risorse umane dedicate – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Simone Tosi – probabilmente, entro la fine del 2016 si concluderanno le operazioni di autorizzazione necessarie per accedere ai contributi. In due anni il ripristino degli edifici privati sul nostro territorio dovrebbe completarsi. Dal 2012 tanto è stato fatto ma molto resta ancora da fare. Siamo sulla strada giusta ma solo facendo sistema potremo portare a casa i risultati che tutti auspichiamo. Fino a quando l’ultimo cittadino – o imprenditore – non avrà fatto ritorno alla propria abitazione, la ricostruzione post sisma resterà la priorità di questa Giunta”.

Jessica Bianchi

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