Dalla piramide all’alberello

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La struttura grafica piramidale che ha rappresentato per anni la popolazione per età si è praticamente ribaltata. L’esercito di nuovi nati che ne rappresentava la base si è assottigliato a tal punto da rendere il grafico simile a un alberello folto nella chioma, esile nel tronco: i residenti compresi tra 0 e 18 anni (il tronco dell’albero) sono 12.498 la metà rispetto alla generazione dei loro genitori che, considerando la popolazione tra i 30 e i 54 anni, sono 26.337.
La popolazione di Carpi cresce, arrivando a quota 70.699, ma la fascia di età compresa tra 0 e 18 anni continua a dimezzarsi generazione dopo generazione. L’effetto più evidente è che il grafico della piramide per età si sta rovesciando: cosa succederà se la tendenza in atto non dovesse arrestarsi?
Nel 2015 sono nati poco più di 500 bambini (534) e rappresentano il 7,6 per mille della popolazione (7,6 bambini ogni mille residenti), una tendenza pressoché costante negli ultimi quarant’anni. Eppure dai poco più di 58mila abitanti del 1975 Carpi ha superato quota 70mila nel 2015 con un incremento dello 0,40% rispetto all’anno precedente, il 2014, quando per la prima volta è comparso il segno  meno (-0,68%) dopo che il dato relativo ai residenti era costantemente aumentato nel corso degli anni. A garantire, per ora, un equilibrio seppur precario continua a essere il flusso di immigrati: uomini e donne di solito giovani che abbandonano il paese d’origine in Italia, Europa, nel resto del mondo e si stabiliscono a Carpi, per trascorrervi il resto della loro vita: qui vivono, hanno un lavoro, usufruiscono dei servizi, fanno acquisti, pagano i contributi e custodiscono nelle banche i loro risparmi. Considerando solo gli stranieri regolari, erano 2.243 nel 2000 e rappresentavano il 3,6% della popolazione; sono diventati 9.237 nel 2010, il 13,3%; oggi sono 10.133, il 14,3% dei residenti a Carpi. Nella fascia d’età tra 30 e 34 anni la percentuale arriva al 29% così come tra 0 e 2 anni supera il 27%. La comunità più numerosa è quella dei pakistani (2.630 a Carpi, in calo rispetto all’anno precedente), mentre aumentano gli stranieri che provengono dell’Est Europa ( è arrivata a quota 1.016 la Romania seguita dalla Moldova a 759), aumentano i cinesi (a Carpi sono 946) mentre calano i marocchini (oggi 837). Nonostante il flusso costante di stranieri, la situazione resta drammatica se si guarda alle donne in età riproduttiva. Oggi le giovani tra i 30 e i 40 anni d’età sono 4.428, non tutte hanno scelto di dare alla luce un bambino e quelle che sono diventate mamme hanno partorito uno, al massimo due figli in media. Il risultato è che nel 2015 la popolazione compresa tra 0 e 5 anni è composta di 3.855 soggetti di cui solo 1.915 femmine. Una bella differenza rispetto all’esercito delle loro madri!
Sara Gelli