Si è conclusa la quarta edizione della Settimana della gentilezza (11 – 16 aprile) che ha coinvolto studenti, insegnanti e famiglie del Comprensivo Carpi 2: la tradizionale iniziativa invita a compiere atti di disinteressato altruismo per sensibilizzare i giovani alunni e riscoprire un valore spesso sottovalutato. “Quest’anno il tema dell’integrazione ha ispirato la Settimana della gentilezza perché in questa scuola – spiega il responsabile del progetto il professor, Mario Chiancone, insegnante di lettere presso la Scuola media G. Fassi – ci sono tanti ragazzi le cui famiglie provengono da paesi stranieri. Siamo partiti da loro per coinvolgere tutti perché il rischio inevitabile è che si formino piccoli gruppi chiusi di ragazzi della stessa etnia”. Le Fassi di Carpi per un giorno sono diventate l’Expo di Milano ospitando i padiglioni dedicati ai Paesi da cui provengono alcuni degli studenti: Santo Domingo, Brasile, Cina, Venezuela, Ecuador, Egitto e Tunisia. “Ogni corso poteva scegliere una nazione da scoprire attraverso approfondimenti condotti dalle classi prime, seconde e terze della stessa sezione: gli insegnanti hanno supportato i ragazzi rendendosi disponibili in base alle diverse competenze. Non si trattava solo di curare aspetti di interesse turistico ma di immergersi in ogni nazione per farne emergere le contraddizioni dal punto di vista sociale”. Durante la visita dell’Expo dell’integrazione ci accolgono gli studenti in costume tipico nel padiglione della Cina dove i cartelloni illustrano le maggiori città e c’è il carretto di Kung Fu Panda perfettamente ricostruito; una bibita al guaranà e le musiche brasiliane ci trasportano nel Brasile di cui i ragazzi hanno rappresentato non solo il famoso carnevale ma anche le favelas; nel padiglione della Repubblica Dominicana dettagliate spiegazioni ricostruiscono la storia del Paese a partire dalle caravelle di Cristoforo Colombo e descrivono i cibi tipici; in Tunisia ci sono i dolci tipici cucinati per l’occasione e il tè “così forte che berne un bicchiere è come bere cinque caffè” spiega un giovane studente; nel Venezuela scorrono sul video proiettore le immagini realizzate dagli studenti al computer con Prezi; nella penombra il padiglione dell’Egitto è impreziosito dai geroglifici e da un plastico delle piramidi particolarmente scenografico; in Ecuador l’aula è tagliata a metà dalla linea dell’equatore e i ragazzi offrono un’esibizione musicale con strumenti che hanno in parte realizzato con le loro mani. Alcuni compagni di scuola come visitatori percorrono l’Expo mentre altri sono responsabili delle spiegazioni e c’è grande entusiasmo perché ognuno di loro ci tiene a fare bella figura: ed è così, perché la ricostruzione dei padiglioni è affascinante e le spiegazioni coinvolgenti. La mattinata di sabato 16 aprile si è conclusa con un flash mob in un abbraccio collettivo e con la proclamazione della vittoria del Paese che ha ottenuto il maggior numero di voti da parte degli studenti: il presidente del Movimento per la gentilezza Giorgio Aiassa e il dirigente Attilio Desiderio hanno premiato la sezione G per il padiglione più ricco e bello, la Cina, e la sezione F per il padiglione meglio illustrato dai ragazzi, l’Ecuador.
Sara Gelli