Discobolo d’argento

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“Quella del lancio del disco è una passione che mi accompagna da tutta una vita”.  A parlare è il carpigiano 62enne Ugo Coppi, laureatosi vice campione europeo nella categoria Master nel lancio del disco. “Quando ho iniziato ad allenarmi, nei primi Anni Settanta, non ero che un adolescente. Per trent’anni ho militato nelle fila della SG La Patria poi, da quindici anni, sono passato alla squadra Master della Fratellanza 1874 di Modena”. Ai Campionati Europei Masters di Ancona, il discobolo carpigiano ha davvero superato se stesso: “con 46,42 metri ho raggiunto il mio primato personale con il disco da 1 chilogrammo. Questo è in assoluto il punto più alto mai raggiunto nella mia carriera sportiva. E’ stata una soddisfazione indescrivibile: quando hanno annunciato la distanza raggiunta dal disco non potevo credere alle mie orecchie, sono andato ben oltre ogni mia più rosea aspettativa”, sorride Ugo Coppi. Una medaglia d’argento che giunge a coronamento di anni di duro allenamento. Uno tra gli sport più antichi, (il Discobolo di Mirone, famosa scultura greca che ritrae un atleta mentre si appresta a scagliare il disco, risale al V secolo a.C.) il lancio del disco è però una disciplina poco praticata: “correre è un gesto naturale, basta comprare un paio di scarpette e il gioco è fatto… Lanciare il disco, al contrario, è un’esperienza che dev’essere ricercata. Voluta. E’ difficile spiegare la bellezza di questo sport: per appassionarsi al lancio occorre provare. Cimentarsi in pedana. Concentrarsi, superare sempre se stessi, sfidare i propri limiti, sono elementi intrinseci a questo bellissimo sport”.
Jessica Bianchi

 

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