A seguito degli incontri e dei confronti con i Comuni, le associazioni di categoria e gli Ordini professionali, ci sarà un mese in più, ovvero fino al 30 aprile, per presentare le domande di contributo imprese e abitazioni, mentre per le sole abitazioni principali, il termine è fissato al 31 dicembre 2016.
Fino al 30 aprile sarà possibile presentare domanda di contributo per tutti gli aventi diritto sulle piattaforme telematiche Mude (per le abitazioni) e Sfinge (per le imprese, ad eccezione delle imprese agricole), mentre uno specifico provvedimento dettaglia le casistiche per le domande di contributo dal 1° maggio in poi a seconda che gli edifici contengano o meno un’abitazione principale o siano di proprietà di imprese o di persone fisiche da presentare su Mude.
L’ordinanza regola nel dettaglio – affrontando una casistica molto vasta che deve trovare una specifica disciplina coerente con le ordinanze vigenti e con le disposizioni che regolano i regimi di aiuto per le imprese – i diversi aspetti legati alle complessità di alcune unità immobiliari soprattutto all'interno di uno stesso edificio dove possono essere presenti funzioni diverse (abitazioni occupate o sfitte, commercio, servizi, studi professionali, eccetera), di proprietà diverse (persone fisiche o imprese), della esistenza o meno di un condominio formalmente costituito, della possibilità o meno di finanziare le imprese con il regime del ‘de minimis’. In sintesi vengono contemperate congiuntamente sia le esigenze di recupero delle unità ad uso abitativo sia le restrizioni previste dalla Ue per le imprese.
Per le pratiche sulla piattaforma Sfinge vengono prorogati al 30 settembre 2017 i termini di fine lavori e al 31 dicembre 2017 i termini per la rendicontazione degli interventi, ad eccezione delle imprese agricole per le quali al momento sono ancora in vigore le scadenze di settembre e dicembre 2016, in attesa che la Commissione Ue accolga la richiesta di allineamento per tutti al 2017. L’ordinanza prevede una modalità semplificata di erogazione dei contributi per gli interventi relativi agli immobili, per le concessioni di importo inferiore a 1 milione e 500.000 euro alternativa alla procedura ordinaria; la procedura in particolare prevede l’erogazione di massimo tre stati di avanzamento lavori, ad esclusione del saldo finale, per un importo massimo pari al 70% del contributo concedibile o, se inferiore all’importo effettivo delle lavorazioni affidate, a fronte dell’asseverazione del tecnico di pari percentuale di avanzamento delle lavorazioni ammesse a l’erogazione del saldo finale, il quale non potrà essere inferiore al 30% dell’importo totale del contributo concedibile, avverrà a fronte della presentazione della documentazione attestante l’esecuzione della totalità delle lavorazioni ammesse a contributo. È stata, inoltre, introdotta la fattura pro-forma del tecnico fino alla predisposizione del decreto di liquidazione. La procedura semplificata esclude la possibilità di presentare una domanda di anticipo. La liquidazione del contributo sarà effettuata entro 35 giorni dalla trasmissione da parte del beneficiario della documentazione richiesta per la liquidazione degli stati di avanzamento ed entro 120 giorni dalla trasmissione da parte del beneficiario della documentazione richiesta, per la liquidazione del saldo.