Alla scoperta dell’Irlanda più selvaggia

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Una pedalata dietro l’altra. Per catturare l’anima di un luogo. Scoprirne l’essenza. Assaporandone l’atmosfera più intima. Con lentezza. Viaggiare in sella a un bicicletta può regalare emozioni straordinarie. Gioie inaspettate. Angoli di insperata bellezza da godere appieno. A ritmi rallentati e coi sensi accesi.
A scegliere il senso di libertà che solo la due ruote può regalare sono stati i tre carpigiani, poco più che trentenni, Simone Depietri, Giulia Guerra e Giulio Molinelli: insieme hanno sfidato la pioggia, alla scoperta della selvaggia Irlanda. Quella più autentica. “Avevamo scelto il mese di luglio nella speranza di imbatterci in un clima amico, in realtà il meteo è stato inclemente: in due settimane di viaggio, purtroppo, abbiamo visto il sole soltanto un paio di giorni… abbiamo pedalato quasi sempre sotto la pioggia, lottando contro il vento. Dopo due giorni le mie scarpe semimpermeabili erano a dir poco fuori uso: ogni sera ero costretto ad asciugarle… In alcuni momenti è stata dura”, sorride Simone al ricordo. Il gruppo però è stato prezioso per fronteggiare i momenti più difficili: “se uno di noi si abbatteva, messo alla prova dalle condizioni atmosferiche avverse, l’altro era pronto a intervenire, regalandogli un sorriso e alzando immediatamente il tono dell’umore. Ci siamo compensati facendo squadra”. Dopo essere atterrati a Dublino, i tre viaggiatori, hanno raggiunto in pullman la costa ovest dell’isola di San Patrizio, per partire poi alla volta del Ring of Kerry, armati di un “bagaglio di una ventina di chilogrammi e tanta voglia di immergerci in scenari mozzafiato”, prosegue Simone.
Votato dal National Geographic come uno dei migliori percorsi da fare in bicicletta al mondo: il Ring of Kerry offre 200 chilometri di splendidi e incontaminati paesaggi irlandesi nella penisola di Iveragh, nella contea sud-occidentale del Kerry. “Abbiamo pedalato lungo le caratteristiche coste frastagliate dell’Irlanda, tra scogliere a picco sull’Oceano, ampie spiagge sabbiose e una natura lussureggiante”, spiega Simone. Dopo una settimana, il viaggio è proseguito soltanto per Simone e Giulio, verso Galway e il Connemara: la regione che forse incarna maggiormente lo spirito irlandese, concentrando in pochi chilometri gli scorci più caratteristici e gli angoli dove la cultura celtica sopravvive e resiste. “Il Connemara è meraviglioso: in alcuni momenti mi pareva di pedalare tra il verde incontaminato della Contea del Signore degli anelli e mi aspettavo di veder spuntare un Hobbit… L’Irlanda è davvero il luogo giusto, tempo permettendo, per cimentarsi in un viaggio all’insegna del cicloturismo. Il territorio non è particolarmente insidioso nonostante la natura sia selvaggia e bellissima. Alle volte si ha la sensazione di essere giunti alla fine del mondo. Pedalare ti dà il tempo per ammirare e assaporare ogni cosa. Ogni dettaglio. Avere il tempo di metabolizzare quanto ti scorre accanto è un grande privilegio”. Simone, al suo secondo viaggio in bicicletta, dopo Sardegna e Irlanda, non ha intenzione di cambiare strada: “mi sento nomade e amo spostarmi da un luogo all’altro. Macinare strada in sella a una bicicletta o a una motocicletta. Due mezzi diversi che però incarnano entrambi il mio concetto di viaggio anche se, devo ammetterlo, viaggiare in bici ti permette di incontrare persone sempre pronte ad aiutarti lungo il percorso e anche questo contribuisce a rendere l’esperienza davvero speciale. Gli irlandesi, nonostante noi masticassimo pochissimo inglese, sono stati straordinariamente cortesi e ospitali. Una sera siamo giunti in un rifugio sperduto nel bel mezzo del nulla. Eravamo fradici e senza nulla da mangiare. Il proprietario dopo averci visti ci ha portato la cena preparata dalla moglie: è stata una serata bellissima, passata davanti a un camino, a giocare a scacchi e gustando il cibo preparato da quella deliziosa signora”.
Giovedì 17 marzo, alle 21, Simone e i suoi compagni di viaggio presenteranno la loro avventura (Irlanda – Carpsàan in bicicletta) tramite foto e filmati presso Sala Congressi, in viale Peruzzi, nell’ambito della rassegna Il mondo in bicicletta.
Jessica Bianchi